Il corpo ritrovato da un bambino domenica 8 agosto a Temù, piccolo centro della Valcamonica, potrebbe essere di Laura Ziliani. In attesa dell'autopsia e dell'esito dell'esame di Dna, sempre più indizi spingerebbero gli inquirenti a credere che i resti rinvenuti sul greto del fiume Oglio appartengano proprio all'ex vigilessa 55enne scomparsa in circostanze misteriose l'8 maggio scorso. Sul caso di Cronaca Nera sta indagando il procuratore di Brescia Francesco Prete.
Il corpo rinvenuto senza vestiti
Domenica mattina un bimbo di 10 anni, mentre passeggiava lungo la pista ciclabile, ha notato vicino all’alveo del fiume Oglio un corpo senza vita tra le sterpaglie.
Subito sul posto, sono intervenuti i carabinieri, coadiuvati dai vigili del fuoco.
I resti, subito ricondotti a una persona di sesso femminile, erano saponificati, in avanzato stato di decomposizione e irriconoscibili. Tuttavia gli inquirenti sarebbero quasi certi che si tratti di Laura Ziliani. Nella zona, infatti, non risultano denunce di donne scomparse. Inoltre, da quanto si apprende, il corpo sarebbe stato rinvenuto praticamente svestito e con la testa rasata. Elementi che hanno subito allontanato l'ipotesi dell'incidente in montagna e fatto pensare a una sorta di depistaggio.
L'area del ritrovamento, nei pressi del bacino Edison di Temù, come ha ricordato il sindaco Giuseppe Pasina, nei mesi scorsi era già stata setacciata.
"Avevamo cercato Laura in tutto il nostro territorio" ha sottolineato il primo cittadino. Al momento, comunque, tutte le ipotesi sono aperte e non si esclude che i resti della 55enne bresciana possano essere stati sepolti e, a seguito dell'esondazione del fiume, siano tornati alla luce.
Attesa per il test del Dna
Gli esami medici e biologici sono stati conferiti al dipartimento di medicina legale degli Spedali civili di Brescia diretto dal professor Andrea Verzeletti.
Giovedì 12 agosto è in programma l'esame di comparazione del Dna. Subito dopo, invece, sarà eseguita l'autopsia.
La Procura di Brescia, nelle scorse ore, ha notificato alla figlia minore e alla maggiore di Laura Ziliani - indagate da fine giugno con un altra persona per concorso in omicidio volontario e per occultamento di cadavere - la citazione per partecipare agli accertamenti medici.
Nei racconti delle due ragazze, secondo la pm Cathy Bressanelli, ci sarebbero una serie d'incongruenze.
Laura Ziliani, che dopo aver perso il marito aveva lasciato Temù e si era trasferita a Brescia con la secondogenita, affetta da autismo, era una grande appassionata di trekking e appena poteva tornava in Valcamonica. Così, aveva fatto anche tre mesi fa, l'8 maggio. Una telecamera quel sabato la riprese mentre entrava in paese, mentre una testimone aveva affermato di averla incontrata lungo un sentiero. Poi il nulla. Le ricerche sono proseguire per giorni senza avere riscontri.