"A casa mia c'è un morto, è il mio compagno, l'ho ucciso io": parole nette, pronunciate da Romina Soragni, 36 anni, originaria di Giaciano con Baruchella, in provincia di Rovigo, rea confessa dell'omicidio del suo convivente, Giuseppe Canzonieri, di 51 anni. Il delitto è avvenuto la sera del 5 agosto, nella casa dove i due convivevano a Prizzi, nel palermitano, in un contesto disagiato: il rapporto tra i due sarebbe stato segnato fin dall'inizio dai conflitti innescati da difficoltà economiche e dall'abuso di alcol.

Omicidio di Prizzi, la ricostruzione

Mercoledì scorso, dopo le 22 e 30, Romina Soragni è stata notata da più di qualcuno dei 5mila abitanti di Prizzi. Si aggirava nel paese in stato confusionale e, soprattutto, aveva le scarpe sporche di sangue. Un poliziotto fuori servizio ha segnalato la presenza della donna ai carabinieri: una pattuglia della locale stazione l'ha fermata e portata in caserma. Non ci ha messo molto la donna a motivare la presenza di sangue sulle scarpe: ha confessato di aver ucciso il suo compagno, Giuseppe Canzonieri, più grande di lei di 15 anni.

Un'ora più tardi, i militari entravano nell'abitazione di via Pagliarelli in contrada Cavalluzzi: in cucina, la vittima era riversa a terra in una pozza di sangue.

Sul pavimento, anche cocci di bottiglia. Dal primo esame esterno fatto dal medico legale, l'uomo sarebbe morto fra le 18 e le 19 di giovedì sera. Dalla prima ricostruzione della dinamica omicidiaria, Canzonieri si sarebbe trovato in piedi in cucina, sarebbe stato impegnato a lavare i piatti quando la compagna l'avrebbe colpito in testa, sorprendendolo alle spalle armata di una bottiglia di birra che molto probabilmente era piena.

Tra gli elementi del caso in fase di accertamento da parte degli inquirenti, si vuole capire cosa abbia fatto Romina Soragni nelle circa tre ore di buco.

Durante la notte, è stata sentita dal sostituto procuratore di turno, Chiara Salerno, che ha firmato il decreto di fermo per omicidio volontario. La pm ha inviato al gip di Termini Imerese la richiesta di convalida della misura cautelare degli arresti per pericolo di fuga.

La donna è stata trasferita nel carcere Pagliarelli di Palermo.

Romina Soragni, abuso di alcol e liti con la vittima

Una storia di disagio esistenziale culminata in un rapporto burrascoso. Di Romina Soragni, famiglia originaria del Polesine, finora si è accertato che per una quindicina di anni, dopo aver lasciato Giacciano con Baruchella dove vivono i genitori e il fratello, ha condotto una vita piuttosto precaria tra Mantova e Brescia, facendo lavori saltuari.

Il padre della donna, Fausto, dopo aver appreso ieri a telefono la terribile notizia concernente sua figlia, ha parlato di lei come di una persona depressa, sempre chiusa nella sua stanza. L'ha definita "strana", e secondo lui non avrebbe mai lavorato.

Fausto Soragni ha detto che sua figlia avrebbe voluto diventare infermiera, ma non ha mai concluso gli studi perché a scuola veniva sempre bocciata. Dopo essere scappata di casa più volte, era poi andata via definitivamente nel 2019.

Un paio di anni fa, l'incontro virtuale con Canzonieri, conosciuto da Romina via Facebook. Segue l'inizio di una relazione, la decisione di lasciare il Nord Italia per andare a vivere con lui, prima a Palermo, poi a Prizzi. I due, purtroppo, si scoprono uniti dagli stessi problemi: entrambi disoccupati e dipendenti dall'alcol. In più occasioni, erano stati segnalati alle forze dell'ordine per ubriachezza molesta. La vittima percepiva il reddito di cittadinanza. La situazione della donna era nota all'azienda sanitaria provinciale di Lercara Friddi: da qualche mese, infatti, era seguita dai medici, ma da qualche settimana non si era più presentata in ambulatorio.

I vicini spesso avevano fatto segnalazioni alla stazione dei carabinieri per le risse tra i due. Per un periodo, lei aveva lasciato il paese per tornare in Veneto, poi Canzonieri era andato a riprenderla. Tornati insieme, la situazione però non sarebbe cambiata fino al tragico atto finale. Non si conoscono i motivi dell'ultima lite. Il padre di Romina ha detto che ignorava come sua figlia avesse conosciuto Canzoneri. Lui l'aveva conosciuto tempo fa, quando era andato a riprendere Romina, ma non ha voluto commentare la loro relazione.

Omicidio, reazioni in provincia di Rovigo

La notizia dell'omicidio di Prizzi e dell'arresto di Romina Soragni si è rapidamente diffusa nella provincia di Rovigo suscitando tristezza e disappunto.

Ha espresso sconcerto Natale Pigaiani, sindaco di Giacciano con Baruchella, che non conosceva direttamente la rea confessa. Anche chi l'aveva conosciuta sapeva che aveva una vita problematica, senza però poter mai immaginare un esito del genere.