Ieri, 14 luglio, in prima serata su Rai3 è andato in onda uno speciale estivo realizzato dal programma Chi l'ha visto?, un documentario sulla storia di Federica Farinella, l'aspirante showgirl misteriosamente scomparsa nel 2001 a 30 anni. Sebbene la vicenda sia stata archiviata dalla Procura di Asti come gesto autolesionistico, il caso è tutt'altro che risolto: a distanza di 20 anni, i suoi resti sono stati trovati poco lontano dal luogo della sua sparizione. Tuttora non si sa come sia morta.

Federica Farinella, il sogno della tv

Allo speciale dedicato a Federica Farinella viene dato un taglio inconsueto: alla ricostruzione della vita della ragazza, è associata la narrazione di episodi della storia italiana degli ultimi 20 anni.

Nel 1992 la ragazza piemontese di origini siciliane, parte dalla casa di famiglia a Rivoli per approdare nella Capitale e realizzare il suo sogno. Schiva ma determinata, Federica Farinella che ha esordito come modella, vuole lavorare come soubrette nel mondo dello spettacolo, diventare famosa.

Sembra ci riesca: fa provini, approda a un talent show di Mediaset, 'Bravissima'. Conosce il conduttore Valerio Merola che la introduce a Cinecittà e le presenta personaggi famosi. A Roma, Federica trascorre cinque anni. Poi, qualcosa si incrina dentro di lei quando esplode l'inchiesta ribattezzata "Vallettopoli" che vede coinvolti personaggi noti come Gigi Sabani, accusato di induzione alla prostituzione e poi prosciolto senza essere processato.

Federica non è coinvolta nell'inchiesta, ma la sua delusione è forte: torna a casa in Piemonte e rinuncia al suo sogno.

Dalla disillusione romana alla scomparsa

A Rivoli cerca di fare una vita normale, trova lavoro in un call center ma non le piace. È turbata per qualcosa che sfugge a tutti, anche ai familiari. Il malessere si è impadronito di lei e sembra non mollarla: si rivolge a una psicoterapeuta.

Si arriva così al 2 settembre 2001. Federica va con i genitori e uno zio nella casa di campagna a Chiusano d’Asti per un pranzo in famiglia. Quel giorno si attende il ritorno dalle vacanze in Sardegna di suo fratello. Il padre Francesco la ricorda come fosse oggi, Federica seduta su un dondolo. Lui la fa spostare perché la sedia non ha i cuscini le lascia i segni sulla schiena.

La fa accomodare su una sedia a sdraio. La lascia che fuma e legge una rivista. Intanto uno zio coglie i fichi. Il papà va a controllare se la gallina abbia fatto le uova, constata che ce ne sono ben 12. Va verso la figlia per comunicarglielo contento, ma Federica non c'è più, è scomparsa nel nulla.

Come fa ad andarsene attraversando campagne e sentieri impervi una ragazza che indossa solo pantaloncini, maglietta e ciabatte infradito? Se fosse stata una scomparsa volontaria, avrebbe dovuto portare con sé documenti e soldi, ma così non è stato. La psicoterapeuta che l'aveva in cura ha sempre sostenuto che Federica non si sarebbe mai allontanata dai familiari, né avrebbe mai compiuto gesti autolesionistici.

Il padre è sempre stato convinto che la figlia sia stata rapita. Per sopportare il dolore atroce, Francesco è entrato nell’Associazione Penelope ricoprendo la carica di presidente, sezione Piemonte, per aiutare persone che vivono il suo stesso dramma.

Resti trovati dopo 20 anni e nuovi ritrovamenti

A poche settimane dalla scomparsa di Federica Farinella, il papà riceve una telefonata: qualcuno gli chiede un riscatto di 30 milioni per riavere la figlia, che poi si riducono a tre. Ma all'appuntamento, in cui va anche con i carabinieri, non si presenta nessuno. Segue una falsa segnalazione a Pavia. Trascorrono anni di vuoto e silenzio, poi a dicembre 2020 la svolta inaspettata: in un bosco, a poche centinaia di metri dalla casa di Chiusano d’Asti, un cacciatore trova un cranio e una tibia.

Alla prova del Dna risultano essere di Federica.

È morta lì o qualcuno ha portato dopo i resti sul posto? Il caso sembra tutt'altro che chiuso. Infine, lo scorso maggio vengono trovati altre ossa, ma a distanza di dieci giorni il team di esperti, tornando in quel luogo impervio, trova i canneti tagliati, come se qualcuno abbia voluto nascondere qualcosa o ancora si accanisca contro la ricerca della verità. All'epoca della scomparsa le ricerche furono interrotte dopo qualche giorno. "Ora l’esperienza mi dice che i ritrovamenti spesso sono casuali e quasi sempre a pochi metri dall’abitazione”, dice Francesco. Dopo i nuovi fatti, l'uomo si è recato in procura per presentare un'istanza contro l’archiviazione delle indagini.

Il padre ha detto che ora avrà finalmente un luogo dove portare un fiore a sua figlia, ma sono definitivamente morte le sue speranze di trovarla viva. Oggi ha 83 anni, ne ha trascorsi 20 aspettando un ritorno impossibile di Federica. Vuole conoscere la verità prima di morire.