La vicenda di Olesya Rostova è conosciuta in Italia per il fatto che si è ipotizzato per un certo periodo che la ragazza russa potesse essere Denise Pipitone. La nomade con cui fu trovata Olesya è stata rintracciata, rivelando di non essere la madre della ragazza, che le sarebbe stata affidata dalla sua ex nuora, poi sparita nel nulla. Il programma russo "Lasciali parlare" ha invitato alcuni parenti della nomade e sorprendentemente una di essi ha il Dna compatibile con Olesya.

Parla la nomade che fu trovata con Olesya

Nella puntata di Chi l'ha visto del 15 settembre, sono state mandate in onda delle novità riguardanti Olesya Rostova, prese dal programma russo Lasciali parlare, che è riuscito a rintracciare la nomade con cui la ragazza russa fu trovata.

La nomade ha raccontato di non aver rapito Olesya: la bambina le fu affidata dalla sua ex nuora, la vera madre di Rostova, che successivamente l'ha abbandonata, sparendo nel nulla. La nomade ha riferito di non ricordare il cognome dell'ex nuora e che non avrebbe volontariamente abbandonato Olesya, ma la bambina fu mandata in orfanotrofio perché la donna non disponeva di un suo certificato di nascita.

I parenti della nomade e la misteriosa compatibilità con il Dna di Olesya

Alla trasmissione russa sono stati invitati i figli e i nipoti della nomade. Il figlio che avrebbe avuto una relazione con la vera madre di Olesya non è più in vita. Lasciali parlare ha confrontato il Dna dei parenti della nomade con quello di Olesya: nonostante non ci sia alcun legame di sangue tra la nomade e Olesya, quest'ultima risulta avere un Dna compatibile con una ragazza parente della nomade, pur non essendo chiaro quale sia il loro specifico legame di parentela.

Il collegamento con Denise e le novità sul caso Pipitone

Il caso Pipitone è stato riaperto in Italia proprio grazie al rilievo mediatico nato in Russia relativamente alla possibilità che Olesya fosse Denise, data la somiglianza con Piera Maggio. Olesya Rostova, prima di essere portata in orfanotrofio, chiedeva l'elemosina in compagnia di una donna nomade, circostanza compatibile con la pista rom perseguita per le ricerche di Denise, dopo la segnalazione di una guardia giurata che riferì di aver visto una bambina a lei somigliante chiedere l'elemosina a Milano in compagnia di una donna, a un mese dalla scomparsa.

Le indagini sul caso Pipitone sono state riprese dalla Procura di Marsala, che sta lavorando nell'assoluto riserbo: il legale Giacomo Frazzitta, pertanto, ha specificato di prendere con le pinze le novità riportate in alcuni programmi televisivi.