Si torna a parlare di Viviana e Gioele, mamma e figlio trovati senza vita un anno fa nei boschi di Caronia, Messina: un caso oggetto di una lunga inchiesta. Dalla Procura di Patti sono state diffuse intercettazioni telefoniche di Daniele Mondello, marito e padre dei due, registrate a cominciare dai giorni successivi alla scomparsa di Viviana e Gioele. Mondello avrebbe progettato di farsi pagare un'eventuale ospitata in salotti televisivi. Dopo il clamore suscitato dalla notizia, arriva la smentita dal suo legale.

Le intercettazioni di Daniele Mondello

Conversazioni telefoniche tra Daniele Mondello e un amico, e tra lui e il cognato Roberto Parisi: sono contenute nel fascicolo con richiesta di archiviazione della Procura di Patti. La stessa che ha coordinato l’inchiesta per omicidio e omissioni di atti di ufficio. A pubblicarle, è stata l’agenzia di stampa Adnkronos. In quelle con l'amico, avvenute il 9 agosto, il giorno dopo il ritrovamento del corpo senza vita di Viviana, mentre quello di Gioele verrà ritrovato il 19 agosto, Daniele dice di Viviana che "era malata", soffriva di manie di persecuzione, immaginava di essere inseguita e pedinata, addirittura da macchine di grossa cilindrata. Gli avrebbe detto sempre che sarebbe successo qualcosa a lui e al bambino.

Daniele riferisce anche che la moglie manifestava paure smisurate e non avrebbe permesso di farsi aiutare. "Io ho fatto il possibile", dice ipotizzando che nei boschi di Caronia, Viviana potesse aver avuto un attacco cardiaco e che Gioele fosse rimasto solo.

Invece, in un'intercettazione del 10 ottobre 2020, il deejay parla con il cognato, Roberto Parisi, e dice di volere "molti soldi, almeno 5mila euro", in cambio di una sua presenza “esclusiva” in una tv nazionale.

Intercettata Mariella Mondello, sorella di Daniele Mondello, parlando a un'amica dice che la cognata sarebbe andata fuori di testa dopo l'incidente in galleria. Dalle carte, emerge anche che i familiari volevano portarla da un esorcista.

Il legale, 'La nostra dignità non ha prezzo'

Un breve testo pubblicato sulla pagina Facebook di Daniele Mondello replica al polverone provocato dalla diffusione delle interecettazioni, per un suo presunto protagonismo, non proprio disinteressato, nei giorni della tragedia familiare.

Lo ha scritto Claudio Mondello, avvocato e cugino di Daniele che segue il caso giudiziario dall'inizio. Il legale ha detto che è stato "sparato fango nel ventilatore dei media" perché nessuno, né i legali dei Mondello, né le persone offese, ha mai venduto interviste, o la propria presenza in video. E ciò, nonostante le spese dall'inizio dell'inchiesta siano state tante, e occorrano sempre nuove risorse economiche, anche in vista della preparazione all'opposizione alla richiesta di archiviazione.

"La possibilità di confondere il nostro nome con quello delle carogne che si sono nutrite del corpo di Gioele, mi ha sempre fatto orrore. La nostra dignità non ha alcun prezzo", scrive il legale. "Io ed il collega, in più di un anno di lavoro, non solo non abbiamo venduto noi stessi o i nostri assistiti, con buona pace di chi ha provato a comprarci, ritenta sarai piu' fortunato, ma non abbiamo ricevuto numero un euro di emolumenti".

Viviana, opposizione all'archiviazione

Secondo i pm, Viviana Parisi ha ucciso il figlio Gioele e poi si è suicidata, mentre nessun soggetto terzo è coinvolto nella vicenda. Pietro Venuti, uno dei legali di Daniele Mondello, annuncia che verrà fatta richiesta di opposizione all'archiviazione del caso. Sarebbero molti gli elementi nella tesi dei pm a non convincere. Il legale ha detto che avevano chiesto altre analisi e altri esami e che la ricerca della verità non è ancora finita.

La Procura aveva chiesto l'archiviazione sostenendo che la tesi dei legali del marito di Viviana Parisi che hanno sempre escluso l'omicidio-suicidio, non avrebbe alcun fondamento. Per il procuratore Angelo Vittorio Cavallo, la "suggestiva ipotesi" che Viviana e il figlio sarebbero morti asfissiati dopo esssere finiti in un pozzo, formulata senza spiegare se accidentalmente o lanciati da qualcuno, sarebbe stata smentita dagli stessi risultati delle autopsie.

Le interecettazionii dei familiari, inoltre, supporterebbero le conclusioni a cui è giunta la Procura: dimostrerebbero che i parenti per primi sarebbero stati convinti che per le precarie condizioni di salute psicologica, Viviana avesse ucciso il figlio di 4 anni e poi si fosse suicidata. In un’intercettazione, Maria Mondello, parlando con un’amica al telefono dice: "Mio nipote me lo ha ammazzato lei". Dagli atti si evince anche che la sorella di Viviana, Denise, quando fu sentita dagli inquirenti il 5 agosto 2020, non rivelò che la donna aveva precedentemente tentato il suicidio.