Tragedia familiare a San Felice del Benaco, dove una ragazzina di 15 anni ha perso la vita dopo esser stata ferita mortalmente da un colpo di arma da fuoco. A spararle sarebbe stata il fratello minore e non il padre, come si era precedentemente ipotizzato.

La tragedia e la svolta nelle indagini

Una tragedia familiare si è consumata nel pomeriggio di sabato 16 ottobre a San Felice del Benaco, in provincia di Brescia: una ragazzina di quindi anni, Viola Balzaretti, è stata raggiunta da un colpo di arma da fuoco che non le ha lasciato scampo. A ferirla, il fratellino minore, di tredici anni, che per gioco aveva impugnato il fucile di papà Roberto, da poco rientrato da una battuta di caccia.

Il piccolo si è catapultato fuori nel parcheggio, dove ha gridato a gran voce: “Non sono stato io”: la sua maglietta era sporca del sangue della sorella appena morta. Qualche minuto dopo un'eliambulanza, allertata da un vicino di casa, ha raggiunto il luogo della tragedia, ma per la piccola non vi sarebbe stato nulla da fare.

La svolta nelle indagini è arrivata nella notte, con papà Roberto inizialmente indagato per omicidio colposo e poi accusato di omessa custodia dell'arma. Chiaramente, considerata la giovane età, il tredicenne non è imputabile, ma il pubblico ministero ha comunque disposto l'autopsia sulla salma della quindicenne al fine di chiarire ulteriori aspetti della tragedia. Resta da capire perché l'arma fosse carica e, soprattutto, incustodita.

Il ritratto di Viola

Chi conosceva Viola Balzaretti la descrive come amante dello sport e brava a scuola. Sin da piccola si era dedicata a diverse discipline: tra queste il karate e la bicicletta, grande passione di suo padre Roberto e del fratello minore, che correva per la società Freccia Rossa di Salò. Viola amava dedicarsi agli studi ed è ricordata da tutti come una ragazzina con la testa sulle spalle ed estremamente diligente.

Dopo le medie tra Rezzato e Botticino, la 15enne aveva proseguito i suoi studi al Liceo Linguistico Enrico Medi di Salò, dove era iscritta al secondo anno

La salma si trova attualmente presso l'obitorio degli Spedali Civili di Brescia, dove sarà eseguito l'esame autoptico. Al momento non sono stati ancora fissati i funerali che dovrebbero svolgersi nei prossimi giorni.

Intanto nel quartiere dove Viola viveva insieme alla sua famiglia lo sconforto e il silenzio sembrano essersi propagati in ogni angolo della città, ma non manca chi sottolinea la bontà di papà Roberto, finito "sotto accusa" per la mancata custodia dell'arma incriminata e per i dieci fucili e pistole detenuti all'interno della casa di famiglia.