Registrava in diretta video a luci rosse mentre era sul posto di lavoro in orario di servizio. A finire sotto accusa, dopo il servizio della trasmissione satirica Striscia la notizia, è stata una dipendente del Comune di Ercolano, centro abitato della Città Metropolitana di Napoli. Il servizio è stato realizzato dall'inviato campano Luca Abete.

Il racconto dei fatti

La donna è una dipendente comunale in forza all'ufficio servizi cimiteriali dell'ente locale di via IV novembre. Mentre i cittadini chiamavano a telefono per chiedere informazioni circa problemi di cremazioni e tumulazioni oppure per comunicare funerali, l'impiegata si spogliava dinanzi alla web-camera del proprio personal computer nel proprio ufficio per i suoi "fan" che ovviamente pagavano per vedere queste prestazioni.

In altri filmati si vede ancora la donna in compagnia probabilmente di alcuni colleghi di lavoro. Il caso è esploso grazie al servizio della trasmissione televisiva. Nella vicenda sono coinvolti anche altri dipendenti e impiegati comunali. In alcune immagini, infatti, si notano due uomini impegnati in altri gesti osceni, sempre in orario di lavoro e in continua diretta streaming sulla rete.

Le dichiarazioni del sindaco di Ercolano

La donna, assieme ai suoi colleghi, rischia grosso perché il servizio di Striscia La notizia ha indotto il Primo cittadino del Comune di Ercolano, Ciro Buonajuto, ad aprire un'indagine interna per appurare la verità dei fatti. Il sindaco ha rilasciato alcune dichiarazioni attraverso la pubblicazione apparsa sulla propria pagina istituzionale di Facebook: "Vedendo il servizio di Striscia la Notizia ho provato profondo disgusto, sia in qualità di genitore che di rappresentante di una pubblica istituzione.

Si tratta di un atto grave che sicuramente non resterà impunito. È davvero vergognoso e siamo intenzionati ad avviare contro la dipendente un procedimento disciplinare, valutando finanche l'ipotesi di un possibile licenziamento", ha dichiarato la fascia tricolore ercolanese. "Il comportamento di una sola persona non può infangare un'intera comunità che da anni combatte contro ogni forma di illegalità.

Non possiamo compromettere l'immagine della nostra Ercolano, che da tempo sta puntando sulla cultura e sul turismo per mettere alle spalle un passato difficile. Noi siamo la città delle ville del Miglio d'oro, dell'eccellenza tecnologica del Mav, della bellezza naturalistica del Vesuvio e del fascino suggestivo del parco archeologico", ha concluso il primo cittadino in un post pubblicato su Facebook.