Denise Pipitone: l'indagine prosegue o si ferma? Oggi, 23 novembre, era stato preannunciato come il giorno decisivo per il caso della bambina scomparsa a Mazara del Vallo, Trapani, il 1° settembre 2004, quando aveva poco meno di 4 anni. Ma la gip Sara Quittini, chiamata a pronunciarsi sull’opposizione alla richiesta di archiviazione per Anna Corona presentata da Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise Pipitone, ha rinviato la decisione. Dopo aver avviato in primavera una nuova indagine sul caso, la Procura ha chiesto di terminare le indagini.

Denise Pipitone, la stanchezza di una mamma

L'indagine sulla scomparsa di Denise Pipitone è a un bivio. L'udienza, iniziata stamattina alle 11 presso il Tribunale di Marsala, non ha sciolto l'impasse: la gip non ha ancora deciso. Piera Maggio è arrivata nelle aule giudiziarie con il legale della famiglia, l'avvocato Giacomo Frazzitta. Indossava una mascherina con stampato il volto di sua figlia. Un simbolo silenzioso affinché la vicenda non venga messa a tacere, esibito da una madre che non si rassegna.

Nella nuova inchiesta ci sono quattro indagati: Anna Corona, madre di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, processata e assolta in tutti i gradi di giudizio dall’accusa di concorso in sequestro di minore, e Giuseppe Della Chiave, entrambi per sequestro.

Lui è nipote di quel Battista Della Chiave, l'uomo sordomuto deceduto nel 2015, che avrebbe detto di averlo visto su uno scooter con la piccola Denise in braccio. Infine, Antonella Allegrini e Paolo Erba, sono indagati per false informazioni al pubblico ministero.

Alla richiesta di archiviazione si sono opposti i genitori di Denise chiedendo un approfondimento su Anna Corona.

Dopo cinque ore di udienza Piera Maggio, di solito sempre disponibile a parlare con i giornalisti, non ha voluto rilasciare interviste. "Siamo parecchio stanchi, non abbiamo nulla da dire in questo momento", si è limitata a dire, tra rabbia, stanchezza e delusione. Ancora una volta, in tutti questi anni fatti di illusioni e disillusioni, il timore più grande e che tutto possa fermarsi e che lei non sappia mai cosa sia accaduto a sua figlia.

"Quando noi diciamo no all'archiviazione, diciamo che non va messa una pietra sopra sulla vicenda di Denise. Mia figlia merita giustizia e verità", aveva detto Piera Maggio lo scorso 14 novembre durante un sit-in che si è tenuto a Roma per protestare contro l'archiviazione delle nuove indagini. "Abbiamo sempre chiesto giustizia, ma soprattutto la verità l'ho chiesta sempre, non solo oggi".

Procura di Marsala, perché chiede l'archiviazione

Segnalazioni, avvistamenti, testimonianze: nei 17 anni dalla scomparsa di Denise Pipitone è accaduto di tutto. Il caso, riaperto nel 2021, ha fatto emergere errori e incongruenze nelle indagini fatte in passato, anche attraverso le dichiarazioni dell’ex pm Maria Angioni, imputata per false informazioni al pm per il quale dovrà comparire dinanzi il Giudice di Marsala il 23 dicembre.

Ancora una volta, figura centrale della nuova inchiesta è Anna Corona: una nuova perquisizione a casa sua di sette ore non ha portato a nulla. Il 12 maggio l'avvocato Frazzitta ha ricevuto una lettera in cui un anonimo racconta di aver visto Denise su un'auto. Nella richiesta di archiviazione presentata lo scorso 4 settembre, si parla di altissimo rischio di inquinamento delle indagini "indotto dalle modalità con le quali, ormai in modo martellante e quasi asfissiante, numerose trasmissioni televisive, social permanentemente attivi, siti internet dedicati, si occupano della scomparsa della piccola Denise ingenerando false piste e inutili speranze". Anche Frazzitta è finito nelle carte delle nuove indagini perché aveva parlato dei magistrati nel corso di una conversazione telefonica intercettata.

C'era stato un provvedimento dell'Associazione nazionale magistrati, ma ora il procedimento disciplinare a suo carico è stato archiviato.

Nuove intercettazioni su Anna Corona

Una serie di nuove intercettazioni coinvolge proprio Anna Corona: è di tale rilievo, secondo Frazzitta, che non si può procedere all'archiviazione dell'indagine sulla donna. In una discussione con la figlia Alice intercettata il 25 maggio, Anna Corona dice: "Lo vuoi sapere cu fu tanno? Io cu Giuseppe", ("Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io con Giuseppe"). A cosa si riferisce? Per i legali dei genitori di Denise, potrebbe riferirsi al sequestro della piccola. Il "Giuseppe" di cui parla non è stato ancora identificato. Ci sono poi altre frasi, quali "a picciridda morse", cioè "la bambina è morta". Per poi aggiungere: "A Piera le si deve bruciare il cuore".