Si moltiplicano a Bari le segnalazioni nei confronti del ginecologo di 68 anni, accusato di aver consigliato come terapia ad alcune pazienti di avere un rapporto a luci rosse con lui. L’incredibile storia è emersa dopo che una delle clienti del medico barese, Anna Maria, si è rivolta al programma televisivo Le Iene per denunciare quanto le fosse accaduto. Negli ultimi giorni la vicenda ha assunto contorni ancora più delicati, perché sarebbero arrivate varie altre accuse del genere nei confronti del ginecologo. Dell’effetto domino che si è scatenato parla al Corriere della Sera Marika Massara, coordinatrice del Centro antiviolenza del Comune di Bari: sarebbero decine le segnalazioni da parte di donne che avrebbero vissuto una situazione del tutto simile a quella di Anna Maria.

In molte pensano di denunciare il dottore, mentre altre hanno espresso timori, anche per il clamore mediatico che la vicenda sta assumendo.

La strana cura prescritta dal ginecologo alla paziente

La storia è stata portata alla luce da Anna Maria, una 33enne che si era rivolta al ginecologo perché non era ancora riuscita a rimanere incinta. Si era così recata presso lo studio privato del professionista, situato in una delle strade principali del centro di Bari: il medico, molto stimato in città e autore di numerose pubblicazioni internazionali, avrebbe spiegato alla paziente come la causa del suo problema fosse il Papilloma virus, invitandola a sottoporsi ad altri esami. Nel corso della visita il ginecologo avrebbe anche palpato il seno alla donna, come è stato raccontato nel corso del programma televisivo.

In seguito Anna Maria ha telefonato al dottore per comunicargli i risultati delle analisi prescritte: sarebbe stato a quel punto che il 68enne le avrebbe suggerito una terapia inconsueta. Secondo il professionista, per guarire la donna avrebbe dovuto avere un rapporto con qualcuno che fosse stato “vaccinato” contro il virus, proprio come lui.

Dopo quella chiamata la paziente, che già aveva contattato un avvocato dopo la strana visita, ha deciso di rendere pubblica la storia e di denunciare il dottore.

La difesa del ginecologo accusato in televisione

Quindi, in seguito alla denuncia della donna, i magistrati della Procura di Bari hanno avviato un’inchiesta conoscitiva sulla vicenda: al momento non è stato ipotizzato alcun reato contro il ginecologo.

Il medico, dal canto suo, si difende ricordando di aver avuto come pazienti, nel corso di una carriera quarantennale, centinaia di donne, e di aver fatto nascere centinaia di bambini. Nel caso specifico il professionista, attraverso il suo legale, ammette di aver proposto un trattamento alternativo che in passato avrebbe dato dei risultati; inoltre avrebbe lasciato piena libertà di scelta alla cliente. Il professionista ha comunque deciso di dimettersi dall’Ordine dei Medici della Provincia di Bari, arrivando anche a chiedere formalmente la cancellazione dall’Albo. Secondo il ginecologo, questa scelta è sembrata inevitabile: infatti, dopo aver dedicato l’intera vita a preservare la salute delle donne, il dottore si è visto equiparato a chi compie abusi su di loro da una trasmissione televisiva.

La donna che ha denunciato l’episodio in tv non sarebbe l’unica vittima del ginecologo

Eppure sarebbero diverse le pazienti ad aver vissuto esperienze simili, anche se molte non parlano per vergogna e perché hanno paura dei giudizi degli altri o di non essere credute, trattandosi di un ginecologo stimato e noto in città. Alcune si sarebbero rivolte direttamente ad Anna Maria, per trovare la forza di raccontare quanto hanno vissuto. Nel frattempo, in concomitanza con la Giornata contro la violenza sulle donne, è prevista una manifestazione delle numerose associazioni che chiedono la radiazione del medico e che stanno cercando di organizzare un’azione legale collettiva contro di lui. Inoltre in molti accusano la categoria dei medici di omertà e corporativismo: infatti alcuni colleghi avrebbero saputo del ginecologo, senza mai intervenire.