Ilyas Abid e Michele DiBenedetto, i due ragazzi che sarebbero coinvolti nell'omicidio di Claudio Lasala, rimangono in carcere. Secondo gli inquirenti, il 24enne sarebbe stato prima colpito da DiBenedetto con un pugno, per poi essere accoltellato mortalmente da Ilyas Abid. È stato il gip del Tribunale di Trani, Domenico Zeno, a convalidare i fermi dei due ragazzi accusati di omicidio volontario con l'aggravante dei futili motivi. Claudio sarebbe stato ucciso, infatti, in quanto si era rifiutato di pagare un cocktail a Dibenedetto, come richiesto da quest'ultimo.

Il giovane Lasala è morto nella notte tra il 29 e il 30 ottobre scorso presso un bar sito nel centro storico di Barletta. Il giudice ha disposto l'ordinanza di custodia cautelare sia per Abid che per Dibenedetto.

Claudio Lasala: Abid si era impossessato di un coltello

Nel provvedimento del giudice è possibile leggere come seppur sia stato Ilyas Abid ad accoltellare materialmente Claudio Lasala, a spingere a tale gesto sarebbe stato tuttavia Michele Dibenedetto, come ammesso da quest'ultimo. Lo dimostrerebbero tuttavia anche le immagini analizzate dagli inquirenti. Dalle telecamere di sorveglianza si nota, infatti, come Dibenedetto ha invitato il suo amico Abid a seguirlo al di fuori del locale, avendo notato che questi era in possesso di un'arma.

Mentre Michele litigava con la vittima, Ilyas ha preso un coltello dal bancone del bar. Fuori dal locale, Michele ha dato un pugno a Claudio: pochi secondi dopo Abid ha accoltellato il 24enne.

Le motivazioni di convalida del fermo

All'interno delle motivazioni di convalida del fermo il giudice precisa come quello di Claudio Lasala sia stato un omicidio effettuato da uno "stimolo esterno" qualificato come "banale", "lieve" e "sproporzionato" rispetto al delitto perpetrato ai danni della vittima.

Il giudice parla di "malvagità" o, in alternativa, di un "impulso criminale" scaturito da un "pretesto", una "scusa".

La ricostruzione del gip

Il gip ha ricostruito la discussione vebale avvenuta nel bar che è poi degenerata nell'omicidio di Claudio Lasala. Tutto sarebbe iniziato quando Michele Dibenedetto ha preteso che la vittima gli offrisse una consumazione.

Nel caso in cui Claudio si fosse rifiutato, questi sarebbe dovuto uscire dal locale. Il 24enne non aveva alcuna intenzione di pagare a Dibenedetto il cocktail e, di conseguenza, il litigio si è trasformato in un delitto.

Le violenze verbali avrebbero ceduto il posto a quelle fisiche con tanto di pugni e schiaffi. Alla fine, una volta usciti dal bar, Claudio Lasala sarebbe stato accoltellato all'addome da Ilyas Abid. Il 18enne accompagnava l'amico Michele Dibenedetto, di due anni più grande, il quale era presente come spettatore alla collutazione tra la vittima e il suo carnefice.