La serie sudcoreana che ha fatto la fortuna del colosso dello streaming ha ispirato un team di sviluppatori a creare una criptovaluta denominata "Squid". Usata come mezzo per truffare milioni di investitori in tutto il mondo, mossi dalla sicurezza che il fenomeno di massa della serie Squid Game avrebbe impennato il suo valore. Ed è andata così in un certo senso, se non fosse che utilizzando un espediente in stile "rug pull", i suoi ideatori sono poi spariti nel nulla, cancellando ogni traccia.

Squid: come tutto è iniziato

Tutto è iniziato il 20 ottobre, quando un team di sviluppatori ha sfruttato il successo planetario dello show per lanciare i pre-ordini di una nuova criptovaluta da utilizzare in un videogioco ispirato ai protagonisti della serie con protagonista Seong Gi-Hun.

Meccanismi simili si erano già visti in passato, sembrava quindi tutto normale e gli investitori iniziarono ad arrivare in massa, se non fosse che il valore del token raggiunse cifre enormi in poco tempo, partendo da un penny a 40 dollari nel primo weekend dalla sua uscita, per poi raggiungere i 2.800 dollari già all'inizio di novembre.

Il valore continuava a salire e la trappola era ormai pronta a scattare, i creatori dello "Squid" convertirono la moneta virtuale in dollari, arrivando ad intascare circa 3 milioni e mezzo di dollari. La mossa fece crollare al tempo stesso il valore della criptovaluta fino a raggiungere lo zero. La dinamica prende infatti il nome del già citato "rug pull", dove il prezzo di scambio viene fatto esplodere in tempi brevi, con l'unico obiettivo di fuggire con i soldi degli sfortunati investitori in tasca.

Squid: oltre al danno, la beffa

Guardandosi indietro, era possibile insospettirsi e cogliere la truffa prima che accadesse il peggio, grazie ad alcuni segnali. Innanzitutto il sito denominato "SquidGame.cash", creato in fretta e furia e che presentava molti errori al suo interno. C'era inoltre da valutare anche la gestione discutibile delle pagine social, messe in piedi per comunicare la nascita di "Squid", ma dove gli utenti non avevano alcuna possibilità di comunicare con gli amministratori.

Ad oggi ovviamente, sia il portale che i profili social risultano cancellati. L'ultimo punto, il più importante, che avrebbe potuto far comprendere la vera natura del progetto era l'impossibilità da parte degli investitori di riconvertire in dollari la criptovaluta.

Come già accennato, non è la prima volta che si manifesta un fenomeno simile, truffe basate sul cosiddetto "play-to-earn" sono già apparse in passato.

Di recente è successo con il token "Mando", palesemente ispirato alla Serie TV Disney "The Mandalorian". Anche qui stessa dinamica, dopo un breve periodo di enorme rialzo del suo valore, gli ideatori avevano venduto tutto, lasciando gli sfortunati con una moneta senza alcun valore.