Il direttore dell'OMS Europa, Hans Kluge, ha parlato in recente una conferenza stampa online del prosieguo della diffusione del Covid nel continente europeo.

"Siamo di nuovo all'epicentro", ha detto in particolare il direttore dell'OMS Kluge. "Il ritmo attuale della trasmissione nei 53 paesi della regione europea è molto preoccupante. Se rimaniamo su questa traiettoria, potremmo vedere un altro mezzo milione di morti per Covid-19 nella regione entro febbraio", ha affermato.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità, nell'ultimo report settimanale, ha infatti rilevato e messo in evidenza l'aumento dei malati di Covid-19 e della trasmissione delle infezioni.

In particolare i positivi al Coronavirus sono aumentati in Europa per la quinta settimana consecutiva, con un aumento del 6% rispetto ai sette giorni precedenti, il che lo rende il dato più alto su scala globale.

La situazione nel mondo

Mentre l'Europa ha un tasso di 192 contagi ogni 100.000 persone, Nord e Sud America subirebbero in questo momento un impatto decisamente inferiore (72 casi ogni 100.000 persone). Altre zone del pianeta riportano dati in controtendenza: ad esempio, -12% in Medio oriente e -9% in Africa e nel Sudest asiatico [VIDEO].

Questi ultimi dati, pur confortanti, potrebbero però essere letti anche con la possibilità che in alcune aree geografiche influisce una minor capacità di monitoraggio dello stato di salute della popolazione stabile.

Inoltre, globalmente, i decessi per Coronavirus sono aumentati dell'8%.

La situazione in Italia

Intanto in Italia, secondo i dati della fondazione Gimbe, le curve di contagio e ricoveri da Covid-19 sarebbe tutte in salita nella settimana tra il 27 ottobre e il 2 novembre.

I nuovi casi settimanali sono stati quasi 30 mila, il 16,6% in più rispetto a sette giorni prima.

In rialzo anche i ricoveri (+14,9%) e l'occupazione delle terapie intensive (+12,9%).

Le parole di Maga (Cnr Pavia)

Intanto il dottor Giovanni Maga, direttore del Centro nazionale delle ricerche di Pavia ha recentemente spiegato a Repubblica di ritenere probabile un peggioramento generale della situazione per le prossime settimane, predicando al tempo stesso la massima prudenza.

"Assistiamo ad un aumento della circolazione del virus, che però al momento non si riflette in maniera significativa sull'occupazione dell'area medica. Anche se, parallelamente, dobbiamo registrare una battuta d'arresto del calo dei ricoveri, sia per le Terapie intensive che per quelli ordinari. In pratica ingressi e dimissioni dagli ospedali si sono pareggiati. E questo è un segnale di allerta", ha detto Maga.

"La conclusione è fondamentalmente una: non è il momento di abbandonare le misure di prevenzione, mi riferisco alla necessità di indossare la mascherina nei luoghi chiusi ed evitare gli assembramenti. Un'altra cosa importante è continuare a vaccinare, perché abbiamo milioni di italiani che non l'hanno ancora fatto", anche concluso Maga.