A 25 anni dalla morte di Nada Cella, gli inquirenti stanno indagando ora su una donna, che risponde al nome di Annalucia Cecere. Costei avrebbe intimidito, al suo tempo, la criminologa che stava lavorando al caso, la dottoressa Antonella Delfino Pesce. Quest'ultima si presentò a casa di Annalucia tramite uno stratagemma, senza fare menzione alcuna della vicenda di Nada.
Delfino Pesce accennò solamente alle estati passate in località Santa Margherita, ricordando una persona (un uomo) conosciuta tempo prima a Chiavari (Genova). Annalucia si è tuttavia difesa dalle accuse che la vogliono come assassina di Nada, affermando di non essere stata lei a ucciderla, chiedendo di essere sottoposta all'esame del Dna.
Nada venne trovata senza vita nell'ufficio in cui lavorava, a Chiavari (Genova). Era il 1996. Nonostante siano trascorsi venticinque anni, il delitto rimane ancora irrisolto.
Chi era Nada Cella
Nada Cella lavorava come segretaria presso lo studio di Marco Soracco, di professione commercialista. Venne trovata nel suo ufficio in un lago di sangue il 6 maggio 1996 a Chiavari. Trasportata d'urgenza in ospedale, la ragazza non sopravvisse ai colpi che le furono inferti.
Annalucia Cecere, la nuova sospettata, aveva 28 anni all'epoca dei fatti. Secondo quanto ipotizzato dalla procura, la donna sarebbe stata innamorata di Marco Soracco e avrebbe provato gelosia nei confronti di Nada. Proprio per questo motivo quel giorno avrebbe affrontato e ucciso la ragazza.
Il contributo di Antonella Delfino Pesce
È stata Antonella Deflino Pesce, genetista presso l'università di Bari, a dare un nuovo impulso alla riapertura delle indagini sull'omicidio di Nada Cella.
Tempo fa, Delfino Pesce studiò per un master in criminologia a Genova e si occupò proprio del caso di Nada. Trattandolo come un cold case (ovvero un vecchio caso mai risolto), la dottoressa Delfino Pesce accumulò quante più informazioni possibili relative alla vicenda.
Annalucia Cecere si difende
Annalucia Cecere oggi ha 53 anni. Vive a Cuneo con la sua famiglia. In questi giorni sta respingendo ogni tipo di accusa nei suoi confronti. Lo scorso luglio, la donna è stata convocata presso gli uffici della procura di Genova per essere sentita come persona informata sui fatti.
L'avviso di garanzia che le è stato notificato la accusa di omicidio.
Annalucia si è difesa nel corso di un'intervista al Corriere della sera: "Io con quella storia non c'entro nulla... Fatemi pure il Dna, fate gli accertamenti che volete, non ho nulla a che vedere con quella ragazza".
Cecere non è l'unica indagata
Si precisa come Annalucia Cecere non sia l'unica ad essere stata iscritta nel registro degli indagati per il caso di Nada Cella.
Anche Marco Soracco, il commercialista per cui la vittima lavorava, risulta essere indagato. Nel registro appare anche il nome della madre di quest'ultimo, Marisa Bacchioni. Secondo la procura costoro possono aver sviato i sospetti su Annalucia in passato.