Nel Regno Unito, si è deciso di ridurre il tempo che intercorre tra il completamento del ciclo vaccinale primario e la somministrazione della terza dose di vaccino anti-Covid. La dose booster, infatti, potrà essere inoculata a tutti gli adulti a distanza di 3 mesi dalla ricezione della seconda dose. Una simile decisione è stata presa per contenere la circolazione della variante Omicron.
Regno Unito, sì alla dose booster dopo 3 mesi dal completamento del ciclo vaccinale primario
Nel Regno Unito, Joint Committee on Vaccination and Immunisation (JCVI) ha annunciato che la terza dose di vaccino contro il Coronavirus verrà iniettata a tutti i cittadini adulti – compresa la fascia anagrafica 18-39 anni – a distanza di 90 giorni dal completamento del primo ciclo vaccinale.
La decisione di dimezzare i tempi che avrebbero inizialmente dovuto essere rispettati tra la somministrazione della seconda dose e quella della dose booster è stata valutata e approvata in seguito all’individuazione della nuova variante Omicron.
Il comitato consultivo di esperti indipendenti JCVI, che svolge attività di consulenza per i dipartimenti sanitari del Regno Unito, quindi, ha come obiettivo quello di contrastare la diffusione della mutazione del SARS-CoV-2, recentemente individuata in Sudafrica.
Regno Unito, le nuove regole della campagna vaccinale britannica
Per quanto riguarda la campagna vaccinale dedicata alla distribuzione della dose booster nel Regno Unito, i soggetti fragili e gli over 50 possono prenotare la propria terza dose già dal mese di settembre mentre i cittadini over 40 hanno potuto iniziare a richiedere la terza dose dal 15 novembre.
In questo contesto, il JCVI ha sollecitato il Servizio sanitario britannico (NHS), invitandolo a procedere alacremente con l’iniezione di una seconda dose di vaccino Pfizer/BioNTech agli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni, rispettando un intervallo di tempo non inferiore alle 12 settimane tra la prima e la seconda dose.
Il professor Wei Shen Lim (JCVI): rischi e i timori sulla Variante Omicron
Nel comunicare le nuove misure e le nuove regole che caratterizzeranno la campagna vaccinale britannica, il professor Wei Shen Lim che si trova a capo del comitato indipendente JCVI ha rilasciato alcune dichiarazioni relative alle preoccupazioni e ai rischi generati dalla variante Omicron.
A questo proposito, il proferssor Wei Shen Lim ha spiegato: “Ricevere una dose di richiamo aiuterà ad aumentare il nostro livello di protezione contro la variante Omicron – e ha proseguito –. Questo è un modo importante per ridurre l’impatto di questa variante sulla nostra vita, soprattutto nei prossimi mesi”.
Variante Omicron, la nota diffusa dai ministri della Salute dopo la riunione del G7
In merito alla variante Omicron, al termine di una riunione tenuta nella giornata di lunedì 29 novembre e presieduta dal Regno Unito alla quale hanno partecipato i ministri della Salute del G7, è stata diffusa una nota che descrive la mutazione del Covid come estremamente trasmissibile.
Nella nota, viene sottolineata la necessità di intraprendere “Un’azione urgente” mentre è stato lodato il “lavoro esemplare” del Sudafrica svolto per isolare la nuova variante B.1.1.529.
I ministri, infine, hanno anche ribadito quanto segue: “La comunità mondiale si trova di fronte alla minaccia di una nuova, a una prima valutazione, variante altamente trasmissibile di Covid-19, che richiede un’azione urgente. Pertanto, si ribadisce la rilevanza strategica di garantire l’accesso ai vaccini”.