Il direttore dell'Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) Hans Kluge, in una recente conferenza stampa online, ha sottolineato come "L'Europa è di nuovo nell'epicentro del contagio da Coronavirus e (...) il ritmo della trasmissione del contagio nei 53 paesi della regione europea è molto preoccupante". Non è dunque il momento di abbandonare tutte le misure messe in atto dal governo per prevenire il contagio come indossare la mascherina nei luoghi al chiuso, il distanziamento personale ed evitare assembramenti. Giovanni Maga, direttore del Centro nazionale delle ricerche di Pavia, ha anche ricordato come l'alleato fondamentale per sconfiggere la diffusione del virus sia procedere con la campagna vaccinale.

Il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo il 10 novembre in Parlamento ha annunciato il via libera del governo alla terza dose anche per la fascia 40 - 60 anni che sarà fatta solo con vaccini Pfizer e Moderna. "La terza dose è assolutamente strategica per la campagna vaccinale: siamo all’83,7% di persone che hanno completato il ciclo vaccinale. Il richiamo della terza dose ad oggi è stato offerto a 2,4 milioni di persone. Abbiamo iniziato da immunocompromessi, fragili, sanitari, over 60 e chi ha avuto J&J che possono avere booster dopo sei mesi". Saranno quindici milioni i cittadini italiani che dal primo dicembre potranno recarsi presso gli hub vaccinali per continuare a proteggersi contro il Covid-19.

La decisione del governo è arrivata anche in base ai dati sull'efficacia dei vaccini che sembra scemare con il passare dei mesi, anche se rimane l'unico mezzo di contrasto alla malattia e agli effetti gravi sull'organismo.

Nell'ultimo comunicato diffuso dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS) il 5 novembre L'efficacia vaccinale "resta elevata" nel prevenire l'ospedalizzazione (91%), il ricovero in terapia intensiva (95%) o il decesso (91%) con variante delta prevalente.

I vaccini contro il Covid approvati e utilizzati in Italia

L'Agenzia Europea per i medicinali (EMA) e l'Agenzia italiana del farmaco (AIFA) hanno autorizzato due vaccini anti Covid-19 a m-RNA. Sono i vaccini Pfizer mRNABNT162b2 (Comirnaty) e Moderna mRNA -1273 (Spikevax). I vaccini a Rna messaggero preparano l'organismo a preparare le difese immunitarie contro il SARS-CoV-2, introducendo nel corpo informazioni genetiche utili alle nostre cellule per bloccare la proteina Spike responsabile dell'infezione.

I vaccini non rimangono nell'organismo ma degraderanno nel tempo dopo la vaccinazione.

Ema ed AIFA hanno anche approvato due vaccini a vettore virale, si tratta del vaccino Vaxzevria di Astrazeneca e il vaccino Janssen di Johnson & Johnson. Il vaccino a vettore virale introduce nell'organismo un adenovirus incompetente per la replicazione ma che è in grado di preparare le difese immunitarie ad attivarsi conoscendo già la sequenza del codice genetico che codifica la proteina Spike nel caso in cui si venisse in contatto con il Coronavirus.

Le percentuali di persone vaccinate nel mondo e in Italia

Al momento nel mondo il 51,9% della popolazione globale ha ricevuto almeno una dose di vaccino anti-Covid.

A livello globale sono state somministrate 7,36 miliardi di dosi e ogni giorno ne vengono somministrate circa 27,83 milioni. Discorso a parte sono i Paesi a basso reddito e in via di sviluppo dove solo il 4,4% delle persone ha ricevuto almeno una dose di vaccino, proprio per queste ragioni è stato fondato il CoVax (Covid-19 Vaccines Global Access) con cui i Paesi ricchi cercano di aiutare ad avere accesso alla vaccinazioni le popolazioni meno abbienti.

In Italia, al 12 novembre 2021, stando ai dati comunicati dal governo, hanno completato il ciclo vaccinale in 45.327.803 ovvero l’83,92% della popolazione over 12, mentre sono stati vaccinati con almeno una dose 46.806.604 individui ovvero l’86,66% della popolazione over 12.

Numeri che fanno ben sperare e che pongono l'Italia tra le nazioni più attive nelle vaccinazioni. Secondo i dati di Our World in data, aggregatore di dati sviluppati dall’Università di Oxford, l'Unione Europea segna in totale il 66% della popolazione comunitaria con un ciclo vaccinale ultimato e il 3,5% con almeno una dose. Considerando l’Europa come continente invece i numeri tendono ad abbassarsi, mediati - spiega lo stesso sito - dalla poca percentuale di vaccinati in molti Paesi dell’Europa dell’est dove si arriva al 56% della popolazione con ciclo vaccinale completato e il 3,5% con almeno una dose.

I vaccini oggi disponibili in Italia e nel Mondo

In Italia al momento sono quattro i vaccini utilizzati e approvati dall'EMA (Astrazeneca, Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson) mentre sono in corso studi e revisioni per immettere nel commercio comunitario altri vaccini di cui però si sa ancora poco.

Come ricordato prima in Italia sono disponibili come terza dose solo Pfizer e Moderna. L'Ema sta effettuando una revisione continua (rolling review) sul vaccino russo Sputnik V a vettore virale di cui l'Austria si è già resa disponibile alla produzione. L'azienda cinese Sinovac sta producendo il Coronavac mentre BBI-CorV e il WIBP sono vaccini sviluppati dalla Sinopharm, questi vaccini, come per Sputnik sono stati distribuiti in molti Paesi in via di sviluppo, ancora in Cina l'azienda CanSino Biologics sta sviluppando il vaccino a vettore virale Ad5-nCoV, al momento commercializzato prevalentemente in Messico.

La tedesca CuraVac sta sviluppando il vaccino CVnCoV a RNA messaggero (come Pfizer e Moderna), la casa farmaceutica francese Sanofi Pasteur sta producendo il vaccino Vidprevtyn su cui l'EMA ha avviato la revisione il 21 luglio 2021.

Anche l’Italia sta sviluppando un proprio vaccino attraverso l’azienda ReiThera, denominato GRAd-COV2, con un ingente investimento di soldi pubblici ma anche sostenuto da finanziatori esterni come la fondazione di Bill Gates. La Bill & Melinda Gates Foundation ha infatti versato nella casse dell’azienda 1,4 milioni di dollari per permettere un ulteriore sviluppo dei vaccini in grado di fornire una copertura più ampia contro le varianti del Sars-CoV-2. Attualmente sono state concluse la fase 1 e 2 del trial clinico ed è stato dimostrato che è sicuro e ben tollerato in adulti e anziani, attualmente si sta procedendo per avviare la terza fase dello studio.