L’Alto Adige verrà riclassificato in zona gialla a partire dal prossimo lunedì 6 dicembre: è quanto recentemente riferito dall’assessore alla sanità Thomas Widmann.

Alto Adige passa in zona gialla, l’assessore alla sanità Thomas Widmann

In seguito alla diffusione degli ultimi dati relativi all’andamento della pandemia da Coronavirus, nella giornata di martedì 30 novembre, l’assessore alla sanità Thomas Widmann ha riferito che l’Alto Adige diventerà zona gialla a partire da lunedì 6 dicembre.

L’assessore alla sanità, infatti, ha sottolineato che tutti i parametri che riguardano la pandemia mostrano l’esistenza di un trend in ascesa che rende inevitabile l’adozione di nuove misure restrittive e il passaggio in zona gialla.

A ogni modo, l’assessore Thomas Widmann ha anche osservato che lo stile di vita degli “altoatesini cambierà poco” in quanto, nei giorni scorsi, la Provincia Autonoma di Bolzano aveva già reintrodotto misure da zona gialla, in virtù dei contagi e dei ricoveri in aumento. A Bolzano, quindi, era già stato nuovamente imposto l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi aperti e di optare per la FFP2 sui mezzi pubblici.

Campagna vaccinale, aumento adesioni in vista dell’entrata in vigore del Super Green Pass

Per quanto riguarda il trasferimento dell’Alto Adige in zona gialla, il cambio di colore avverrà in concomitanza con l’entrata in vigore del Super Green Pass.

A questo proposito, l’assessore alla sanità Thomas Widmann ha riferito la presenza di un incremento dell’afflusso presso gli hub vaccinali in previsione dell’introduzione del Super Green Pass.

Un simile afflusso è stato registrato soprattutto presso gli hub vaccinali dedicati alla somministrazione della dose booster.

In relazione alla campagna vaccinale in Alto Adige, inoltre, l’assessore Widmann ha anche sottolineato che, dalla seconda metà di dicembre, verrà introdotta una serrata offensiva vaccinale.

Le misure restrittive introdotte dal presidente Arno Kompatscher prima della zona gialla

In Alto Adige, sono ormai svariate settimane che la curva dei contagi continua a crescere a ritmo incessante. Il trend emerso aveva già portato il presidente Arno Kompatscher a firmare un’ordinanza in data 23 novembre, con la quale aveva decretato una prima ondata di restrizioni rivolta verso 18 comuni, riclassificati in zona rossa.

La misura era stata adottata nel tentativo di rallentare la trasmissione del SARS-CoV-2, evitare un ennesimo lockdown e una nuova interruzione del turismo atteso per le festività natalizie e del commercio locale.

Il provvedimento del presidente Kompatscher, tuttavia, non si è rivelato sufficiente a preservare lo status di zona bianca dell’Alto Adige.

I dati Agenas sulla pressione ospedaliera nella Provincia Autonoma di Bolzano

Al momento, l’aspetto più preoccupante è rappresentato dalla pressione esercitata sugli ospedali dai soggetti positivi al virus. I dati Agenas aggiornati alla giornata di lunedì 29 novembre hanno mostrato che il tasso di occupazione dei posti letto nelle terapie intensive che afferiscono alla Provincia Autonoma di Bolzano corrisponde a una percentuale del 12% mentre il tasso di occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri ordinari è pari al 19%.

Secondo i dati Agenas, quindi, appare quanto mai evidente che la Provincia Autonoma di Bolzano superi entrambe le soglie critiche fissate dal Governo. Per scongiurare il passaggio in zona gialla, infatti, le Regioni italiane devono tenersi al di sotto della soglia del 10% per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e al di sotto della soglia del 15% per l’occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri ordinari.