È morto all'età di 82 anni l'attore renato scarpa, interprete di diversi film di successo: i suoi personaggi sono diventati popolari e amati tra il pubblico. Un talento indiscusso, quello del caratterista milanese, che gli ha permesso di lavorare con diversi grandi del Cinema italiano e internazionale.
Fondamentale per la carriera di Scarpa è stato l'incontro con Massimo Troisi e Luciano De Crescenzo. Il connubio con l'attore e regista napoletano è avvenuto negli Anni '80 quando lo ha scelto per il ruolo di Robertino in Ricomincio da tre (1981).
Questa pellicola ha consentito a Scarpa di farsi notare e apprezzare dal grande pubblico.
La sua garbatezza e la capacità di dare un'impronta definita ai personaggi gli hanno consentito di diventare uno dei più grandi caratteristi del cinema italiano.
Il successo con Massimo Troisi e Luciano De Crescenzo
Renato Scarpa non è stato però semplicemente il Robertino di Ricomincio da tre. Il suo curriculum va dal western all'avventura, passando per comico e melodramma, dimostrando come la versatilità sia stata una delle sue peculiarità innate. Non a caso, è riuscito a lasciare il segno in quasi tutti i ruoli che ha ricoperto.
La popolarità è giunta non solo con Robertino, ma anche con il dottor Cazzaniga di Così parlò Bellavista, film del 1984 diretto e interpretato da Luciano De Crescenzo.
Il ricordo di Carlo Verdone che lo volle con sé in Un sacco bello
Prima di Ricomincio da tre e Così parlò Bellavista, Scarpa aveva già lavorato con Carlo Verdone in Un sacco bello. L'attore e regista romano lo ha voluto ricordare su Twitter con il seguente post: "Cari amici, chi ha amato Un sacco bello non potrà non esser triste per la scomparsa di Renato Scarpa per un improvviso malore".
Verdone ha definito l'artista milanese come: "Affettuoso, dotato di gran talento, aveva il dono della misura, cosa che non tutti gli attori hanno".
Una carriera al fianco di grandi registi: dai Fratelli Taviani a Garrone
Per la carriera di Scarpa è stato molto l'importante il ruolo ottenuto in Un borghese piccolo piccolo (1977), quando è stato diretto da Mario Monicelli e ha condiviso il set con Alberto Sordi.
Da quel momento, il caratterista lombardo ha lavorato con grandi nomi del cinema italiano, dai Fratelli Taviani (Sotto il segno dello scorpione) a Matteo Garrone (Il racconto dei racconti), passando per Dario Argento (Suspiria). Infine non si può dimenticare la sua presenza nell'ultimo film di Massimo Troisi, Il Postino (1994).