Il patron della Sampdoria Massimo Ferrero è stato arrestato dalla Guardia di Finanza nella mattinata di lunedì 6 dicembre ma il club non è coinvolto nell'inchiesta. Il presidente della Samp, nato nel 1951, sarebbe coinvolto in un'inchiesta della procura di Paola con l'accusa di bancarotta e per aver commesso una serie di reati societari. L’arresto sarebbe legato ai fallimenti delle sue società cinematografiche con sede in Calabria. L'imprenditore, con un passato di produttore cinematografico e attore, è già stato accompagnato in carcere, mentre altre cinque persone sono finite ai domiciliari.
Questa notizia ha scosso il panorama calcistico italiano, già colpito dalle recenti inchieste sulle plusvalenze e i presunti falsi in bilancio della Juventus: tuttavia secondo le prime indiscrezioni la società ligure non è coinvolta nelle indagini su Ferrero.
L'arresto di Ferrero complica ulteriormente il periodo già difficile per la Samp
L'arresto di Ferrero va a colpire la Sampdoria in un periodo già difficile per la società. Infatti la squadra era appena uscita malconcia dalla sconfitta interna contro la Lazio, tanto da aver messo a rischio la panchina di Roberto D'Aversa: l'ex allenatore del Parma nelle scorse ore era sembrato vicino all'esonero. Tuttavia Ferrero aveva risposto, a chi gli chiedeva del tecnico, ribadendo fiducia nei suoi confronti.
Il conto alla rovescia per l'atteso derby contro il Genoa dunque non comincia nel migliore dei modi, anche alla luce dell'arresto del presidente.
Massimo Ferrero è patron della Sampdoria dal 2014
Nonostante le dichiarate simpatie calcistiche per la Roma, Massimo Ferrero aveva acquistato a titolo gratuito la Sampdoria da Edoardo Garrone il 12 giugno 2014.
All'epoca il nuovo presidente si era impegnato ad accollarsi i debiti della società che ammontavano a circa 15 milioni di euro. Da allora è sempre rimasto al timone della società, salvo una breve pausa dovuta alla sua condanna definitiva a un anno e dieci mesi per il crac della compagnia aerea Livingston Energy Flight nel 2017.
Tuttavia da mesi i rapporti con la tifoseria blucerchiata, che in passato l'aveva sostenuto, erano scesi ai minimi termini, con forti contestazioni come quella durante la gara contro l'Inter dello scorso 12 settembre.
I problemi giudiziari di Massimo Ferrero
Come detto, già in passato Massimo Ferrero aveva avuto a che fare con la giustizia, a cominciare alla condanna del 2014 per bancarotta fraudolenta a causa del fallimento della compagnia aerea Livingston Energy Flight. Nel 2017, ad esempio, Ferrero è stato indagato dalla procura di Roma per appropriazione indebita, truffa e riciclaggio: in particolare per i magistrati avrebbe utilizzato i conti correnti della Sampdoria per fini personali e per trasferire risorse ad altre società a lui riconducibili.
Così l'anno scorso la pm Maria Sabina Calabretta ha chiesto il rinvio a giudizio per Ferrero, accusandolo di aver sottratto parte di quanto percepito dalla vendita del calciatore Pedro Obiang, poco più di un milione di euro, dalle casse della squadra, per trasferire poi il denaro sui conti di un'altra sua società, la Vici Srl. Successivamente però il patron della Samp è stato prosciolto per non aver commesso il fatto dal gip Alessandro Arturi.