Il caso plusvalenze che sta riguardando il calcio italiano sta suscitando molto clamore mediatico. Le indagini della Procura di Torino proseguono, con un'ulteriore perquisizione nella sede della Juventus per valutare la trattativa di mercato che ha portato Cristiano Ronaldo dalla società bianconera al Manchester United. L'ipotesi di reato però per la Juve è rimasta tale ed è quella riguardante le presunte plusvalenze fittizie derivanti dall'acquisto e alla cessione di giocatori a diverse società di Serie A. Durante la presentazione a Roma del Bilancio Integrato 2020 della Figc, ha parlato anche il presidente Gabriele Gravina, che ha spiegato come la Giustizia Ordinaria debba fare il suo iter giudiziale senza azzardare sentenze.

Secondo il massimo dirigente della Federazione Italiana Giuoco Calcio infatti eventuali forme di degenerazione dello sport devono essere accertate oltre che essere provate. In merito alle plusvalenze che riguardando tutto il mondo del calcio Gabriele Gravina ha aggiunto che insieme alla Uefa si stanno studiando delle regolamentazioni che saranno inserite nelle prossime licenze nazionali. Secondo il presidente della Figc la valutazione soggettive da parte delle società dei cartellini dei propri tesserati non possono essere tradotte in un algoritmo.

Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha parlato del Caso Plusvalenze

"Le forme di degenerazione ci sono continuamente nello sport e comunque devono essere accertate oltre che provate.

Attualmente, eviterei ogni forma di processo sommario". Queste le dichiarazioni di Gabriele Gravina in riferimento al caso plusvalenze che sta riguardando alcune società di Serie A, fra cui la Juventus. Il presidente della Figc ha sottolineato che con la Uefa si sta lavorando per adottare alcuni regolamenti che attutiscano eventuali plusvalenze 'fittizie'.

Allo stesso tempo però ha sottolineato come non si possano stabilire i prezzi dei giocatori tramite un algoritmo. Ogni trattativa di mercato si definisce sulla base di una domanda ed un'offerta ed è giusto che siano le società interessate a trovare l'intesa sulla valutazione di mercato giusta per un determinato giocatore.

Le società coinvolte nel caso plusvalenze

Oltre alla Juventus ci sono altre nove società che sono finite nell'indagine riguardante il caso plusvalenze. Per quanto riguarda la Serie A ci sono Napoli, Genoa, Sampdoria e Empoli. In Serie B invece sono due le società coinvolte, ovvero Parma e Pisa, in Serie C Pro Vercelli e Pescara ed in Serie D il Novara oltre al Chievo Verona. Anche all'estero non mancano società che hanno usufruito di presunte plusvalenze fittizie, ovvero Barcellona, Manchester City, Lugano, Olympique Marsiglia, Lille, Amiens e Basilea.