Edifici sventrati, intere città bombardate e sofferenza: sono ore terribili per il popolo ucraino, molte famiglie sono costrette ad allontanarsi dalle abitazioni e a nascondersi nei bunker, per difendersi dai bombardamenti russi. Kiev è una città da giorni sotto assedio; colpiti anche città vicine come Chernihiv, a nord di Kiev, con 30 vittime, Mariupol, messa a dura prova nelle ultime ore, qui sono numerosi i civili che stanno vivendo una situazione di forte disagio generata dalla mancanza di cibo, acqua, elettricità e gas.
Difficile la conta dei morti e di quelli che ancora ci saranno se non si troveranno degli accordi diplomatici tra le forze opposte.
Logorante la tristezza di alcune mamme costrette a lasciare la propria abitazione per rifugiarsi al sicuro, o costrette addirittura a fuggire lontano, abbandonando i propri familiari e la propria libertà, con la speranza di poter rientrare presto nel loro paese. Attualmente sono 9.058 gli ucraini entrati in Italia dall'inizio del conflitto a fuoco e molti profughi sono in fuga verso i confini di Polonia e Romania.
La fuga di Ulayana e dei suoi figli a Caserta
Ulayana, una donna giovane 34enne arriva in Italia, precisamente a Caserta martedì sera, insieme ai suoi figli, rispettivamente di 11 e di 5 anni, ed altre 13 mamme con i loro bambini. Ad ospitarli è una famiglia di origine Ucraina, che da diversi anni gestisce un B&B a Caserta.
Una famiglia esemplare che ricorda le sue origini e che accoglie le famiglie ucraine che in questo periodo sono in difficoltà.
La storia di Ulayana è l'emblema della forza e del coraggio di queste giovani donne, donne che lottano per salvaguardarsi, donne temerarie che anche se spinte da forze coercitive, si muovono, non si arrendono agli orrori di una guerra crudele ed ingiusta, donne combattenti a difesa dei propri figli, affinché essi non siano vittime innocenti di queste barbarie.
La proprietaria del B&B e la paura dei profughi arrivati a Caserta
Ruslana, la proprietaria di questo B&B, racconta il terrore negli occhi di questi bambini che arrivati a Caserta chiedono se ci sono delle cantine per proteggersi dalle bombe, suoni assordanti che echeggiano ancora nelle loro menti e nelle loro orecchie; racconta anche il clima più disteso, da quando altre famiglie sono arrivate in Italia, qui dichiara, si sentono più al sicuro. La storia di Ulyana all'ottavo mese di gravidanza è emozionante: dopo un ricovero in ospedale a causa della pressione alta, invia l'ecografia di sua figlia al marito rimasto in Ucraina.