Nel giorno in cui riprendono i colloqui tra le delegazioni di Mosca e di Kiev per tentare di imprimere una "svolta diplomatica" alla guerra in Ucraina, entra in vigore un decreto firmato da Putin e relativo alle regole di esportazione del gas russo verso i Paesi cosiddetti "ostili", Europa in primis. Gli Stati dell'Ue, a cominciare da Francia e Germania, si dichiarano pronti a "reagire all'eventuale shock energetico". Intanto prosegue l'invasione russa in territorio ucraino, che la Casa Bianca bolla come "un fallimento per Putin".

La "guerra del gas"

Secondo quanto riportato dalla Tass, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il decreto che impone a quelli che lui definisce "Paesi ostili" il pagamento del gas russo in rubli è "un passo verso la sovranità finanziaria della Russia". Putin ha poi aggiunto che questi Paesi dovranno aprire, presso delle banche russe, un conto in rubli per ricevere il gas, pena l'annullamento dei contratti.

D'altra parte l'Unione Europea respinge quello che considera un "ricatto" da parte di Mosca. Francia e Germania pretendono il rispetto dei contratti e, insieme all'Italia, si dichiarano favorevoli alle sanzioni. Il Cremlino ribatte che, in caso di nuove sanzioni da parte dell'Ue, la Russia reagirà con "una dura risposta".

Intanto, per limitare le conseguenze di un possibile shock energetico, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha deciso di attingere alle riserve strategiche degli Usa, sbloccando un milione di barili di petrolio al giorno per un periodo di sei mesi. D'altro canto, la Cina ha invitato l'Unione Europea a non affrontare la situazione con una "mentalità da Guerra Fredda".

La situazione in Ucraina

Nonostante la ripresa dei negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina, le ostilità e gli scontri sul campo non accennano a diminuire. In un videomessaggio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze russe si starebbero riorganizzando con l'obiettivo di "sferrare possenti attacchi" nel Donbass e nel sud dell'Ucraina.

Secondo quanto dichiarato da alcune fonti ucraine, a Zaporizhzhia le truppe russe avrebbero bloccato un convoglio della Croce Rossa diretto a Mariupol, città dove sarebbe prevista anche l'apertura di un corridoio umanitario.

Il conflitto in Ucraina inizia ad avere ripercussioni anche sul territorio russo. Nella regione russa di Belgorod, al confine con la regione ucraina di Kharkiv, otto depositi di petrolio sarebbero andati a fuoco colpiti (secondo Mosca) da due elicotteri dell'esercito di Kiev. Il governatore di Belgorod sostiene che vi sarebbero almeno due feriti, ma nessuna vittima.

L'avvertimento degli Stati Uniti a Putin

In linea con la posizione dell'Unione Europea, anche gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni contro Mosca, integrando la lista dei "sanzionati" con ulteriori soggetti e entità russe.

Durante l'ultimo briefing con la stampa, il capo della comunicazione della Casa Bianca Kate Bedingfield ha definito l'invasione dell'Ucraina "un disastro strategico" e "un fallimento di Putin e della Russia". Il portavoce del Pentagono John Kirby ha aggiunto che gli Stati Uniti chiedono che siano rispettati i confini e la sovranità dell'Ucraina.

Un altro avvertimento arriva anche dal Dipartimento di Stato americano, in riferimento al referendum che si terrà nei prossimi giorni in Ossezia del Sud (Georgia) per l'unione alla Federazione russa. Il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price ha chiarito che Washington non intende riconoscere il risultato di quel referendum e "gli sforzi della Russia o dei suoi mandatari" finalizzati a dividere il territorio della Georgia.