Vladimir Putin è il presidente della Federazione Russa. Ha ricoperto questa carica dal 2000 al 2008, e poi dal 2012 a oggi. Nei quattro anni in cui non è stato presidente, a guidare la Russia è stato Dmitrij Medvedev, da molte fonti definito suo fantoccio e diretto seguace. Negli anni ha trasformato il Paese in uno stato autoritario, uccidendo e perseguendo giornalisti e oppositori, nonostante abbia sempre negato qualsiasi suo coinvolgimento. Il 24 febbraio 2022 Putin ha attaccato l’Ucraina.

Ci sono già stati diversi precedenti nel passato: nel 2008 ha dichiarato guerra alla Georgia, strappandole i territori dell’Ossezia del Sud e dell'Abkhazia. Nel 2014 ha invaso la Crimea, territorio ucraino a maggioranza etnica russa: dopo un intervento militare voluto da Putin, la regione si è separata dal resto dell’Ucraina.

Lo stesso è successo nel Donbass, regione ucraina al confine con la Russia, sempre nel 2014. Sia l’Europa che gli Usa hanno varato sanzioni contro la Russia per la Guerra in Ucraina.

Vladimir Putin, ex funzionario del KGB, negli anni ha sfruttato l’agenzia di intelligence per perseguire i suoi fini autoritari. Tra i leader mondiali che negli anni hanno manifestato amicizia e supporto a Vladimir Putin c’è anche Silvio Berlusconi, che si è recato spesso in Russia e ha avuto con Putin relazioni cordiali.

Chi è Vladimir Putin: la carta d’identità

Vladimir Vladimirovič Putin è nato a Leningrado (oggi San Pietroburgo) il 7 ottobre 1952. Putin ha 69 anni, pesa 72 chilogrammi ed è alto 160 centimetri. È il presidente della Federazione Russa. Nel 1983 Putin ha sposato Ljudmila Škrebneva, da cui ha avuto due figlie: Marija ed Ekaterina.

La coppia ha divorziato nel 2013. Avrebbe due “figli segreti”, avuti dall’ex ginnasta Alina Kabaeva. Ama molto gli animali e negli anni ha avuto cinque cani. È tifoso della squadra di calcio russa Zenit San Pietroburgo.

Quando e perché Putin ha dichiarato guerra all’Ucraina?

Nelle ultime settimane abbiamo assistito a un’escalation costante delle minacce di Vladimir Putin verso l’Ucraina, stato confinante che prima della caduta dell'URSS faceva parte dell’impero russo.

Anche se molti analisti hanno assicurato che non ci sarebbe stata un’invasione, la mattina del 24 febbraio 2022 le truppe russe sono entrate in Ucraina via terra, e missili ed elicotteri hanno bombardato postazioni militari e civili in diverse aree del paese compresa la capitale, Kiev: ci sarebbero decine di morti secondo il governo dell’Ucraina.

In alcuni discorsi alla televisione russa, Putin ha spiegato (facendo riferimento a dati non confermati e a ricostruzioni storiche false) che l’Ucraina non esiste, e che in realtà è un territorio a tutti gli effetti russo, dal punto di vista storico, etnico e politico.

Putin teme di perdere la sua influenza sui territori circostanti, e in particolare vuole evitare a tutti i costi che l’Ucraina entri a far parte della NATO, l’organizzazione che tiene insieme tutti i paesi della sfera “occidentale” del mondo, a cui la Russia è da sempre ostile.

Putin e la guerra con annessione della Crimea

Nel 2014 la Russia ha sferrato il suo primo attacco all’Ucraina: Putini ha invaso la Crimea, penisola ucraina sul Mar Nero. La popolazione della regione ha passaporto ucraino ed è residente nel Paese, ma è in maggioranza di etnia russa. È stato questo il pretesto che ha portato all’invasione, nel febbraio 2014. Dopo l’invasione, il governo locale indisse un referendum, per chiedere alla popolazione se voleva che la Crimea diventasse parte del territorio russo o rimanesse ucraina. Il 95% della popolazione si schierò per la prima opzione, ma il risultato è stato respinto da UE, USA e gran parte dei Paesi dell’ONU, mentre è stato riconosciuto dalla Russia.

Putin sui social network

Vladimir Putin non ha profili social personali. L’unico ufficiale è quello Twitter del Cremlino, la sede della presidenza russa.

Esistono però molti profili Twitter e Instagram di sostegno a Vladimir Putin. Il presidente infatti vanta un forte sostegno da parte della popolazione, ma ha anche instaurato un regime autoritario che impedisce la libera espressione delle idee e reprime manifestazioni e oppositori politici.

Putin e le forniture di gas all’Europa e all’Italia

La Russia di Putin è tra i maggiori fornitori di energia - gas, in particolare - al resto dell’Europa.

Il fabbisogno di gas europeo è coperto dalla Russia per il 46%. I Paesi più coinvolti sono la Germania e l’Italia.

  • In Germania si discute molto del North Stream 2, il nuovo gasdotto russo che parte dal confine con la Finlandia e arriva fino alle coste tedesche. Per la maggior parte è controllato da Gazprom, l’organo russo per l’energia. I lavori sono terminati, ma la Germania ha fatto sapere che ha sospeso il processo di autorizzazione proprio in risposta alle operazioni militari in Ucraina.
  • In Italia circa il 40% del gas consumato arriva dalla Russia. Se la fornitura russa dovesse interrompersi, l’Europa avrebbe riserve fino all’estate. Va da sé che in uno scenario di questo tipo i prezzi del gas, e di conseguenza quelli delle bollette e della benzina, aumenterebbero vertiginosamente.
  • Esistono delle alternative al gas russo, anche se non sono della stessa portata: secondo i dati del ministero della Transizione ecologica, l’Italia nel 2020 ha importato gas per il 15% dall’Algeria, per il 6,9% dalla Norvegia e dal Qatar, per il 4,5% dalla Libia e per lo 0,9% dall’Olanda.

Putin, la storia: dal Kgb alla presidenza (eterna) della Russia

  • Putin ha iniziato la sua carriera come spia del KGB, il servizio di intelligence russo, nel 1975: ancora prima della caduta del Muro di Berlino e della dissoluzione dell’URSS.
  • È stato presidente della Federazione Russa dal 1999 al 2008, e poi dal 2012 a oggi. Nei quattro anni in cui non è stato presidente è stato sostituito da Dmitrij Medvedev, che molti hanno definito la sua ombra. In quegli anni, Putin è stato invece primo ministro. Nel luglio del 2020 la Russia, con un referendum costituzionale, ha rimosso il divieto di ricoprire la carica di presidente per più di due mandati consecutivi. Putin è al suo quarto mandato, il secondo consecutivo: con la vittoria di questo referendum potrebbe potenzialmente rimanere in carica fino al 2036.
  • Putin è un amante del fitness e delle arti marziali. Sono famosi i suoi duri allenamenti all’aria aperta e in palestra. Ha una passione per il judo, che pratica dall’adolescenza e in cui ha raggiunto l’8° dan, il corrispettivo della cintura bianca/rossa. Un’altra delle passioni di Putin è quella per la caccia.
  • Nei suoi anni di governo, Putin ha perseguitato e ucciso giornalisti e attivisti politici, anche se ha negato ogni accusa. Tre i nomi più famosi: Anna Politkovskaja, giornalista che indagava sulla guerra in Cecenia e sulla polizia russa trovata morta nell’ascensore del suo palazzo nel giugno 2006. Nello stesso anno fu assassinato anche Aleksandr Litvinenko, ex spia del KGB passato tra i dissidenti, morto per un avvelenamento da radiazione da polonio-210. Nel 2020 ha rischiato di morire, sempre per avvelenamento ma per l’agente nervino Novičok, anche Aleksej Naval'nyj, dissidente e blogger russo. Molti individuano il mandante di questi omicidi o tentati omicidi in Vladimir Putin, che però ha sempre negato e non è mai stato posto sotto processo.
  • Il presidente russo ha una relazione molto stretta e quasi personale con un ex leader italiano: Silvio Berlusconi. Nei suoi anni da Presidente del Consiglio, Berlusconi ha spesso visitato la Russia ed è stato ospite di Putin. Berlusconi aveva difeso Putin durante la crisi in Crimea nel 2014. Nel 2017, in occasione del 65esimo compleanno del presidente russo, il Cavaliere gli ha inviato come regalo delle lenzuola personalizzate con una loro immagine. Matteo Renzi, leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio, oggi si è dimesso dal consiglio di amministrazione della Delimobil, la maggiore compagnia di car sharing russa, di cui il senatore faceva parte dall’ottobre del 2021.
  • Nel 2011, l’allora europarlamentare Matteo Salvini aveva partecipato a una seduta del Parlamento europeo postando una foto in cui indossava una maglietta con il volto del presidente russo e chiedeva di scambiare “due Mattarella per mezzo Putin”. Il post oggi 24 febbraio 2022 è stato rimosso da Facebook. C’erano state affermazioni di stima anche nel 2017. Nel 2018 Gianluca Savoini, uno dei più stretti collaboratori di Salvini, incontrò all’hotel Metropol di Mosca alcuni personaggi italiani e russi per discutere di un possibile finanziamento “in nero” alla campagna elettorale leghista. La Procura di Milano sta ancora indagando su questo caso.

Le reazioni dei leader mondiali alla guerra di Putin in Ucraina

  • “Le azioni della Russia rappresentano una seria minaccia alla sicurezza euro-atlantica, e avranno conseguenze geostrategiche. La NATO continuerà a prendere tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza e la difesa di tutti i suoi alleati" - Jens Stoltenberg, segretario generale della NATO.
  • “Il presidente Putin sta cercando di riportare le lancette dell'orologio ai tempi dell’Impero russo. Ma così facendo sta mettendo a rischio il futuro del popolo russo. Chiedo alla Russia di fermare immediatamente la violenza e ritirare le sue truppe dal territorio dell'Ucraina. Non lasceremo che il presidente Putin distrugga il processo di sicurezza che ha dato pace e stabilità all'Europa per molti decenni” - Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.
  • “Rimangiandosi le sue parole, rifiutando la via diplomatica, scegliendo la guerra, il presidente Putin non ha solo attaccato l'Ucraina. Ha deciso di sferrare il più grave attacco alla pace e alla stabilità della nostra Europa. Risponderemo a questo atto di guerra senza debolezza, con freddezza, determinazione e unità. In questi tempi difficili, in cui i fantasmi del passato stanno risorgendo, in cui ci saranno molte manipolazioni della verità: non rinunciamo alla nostra unità” - Emmanuel Macron, presidente della Repubblica francese.
  • “Sono sconvolto dagli eventi terribili in Ucraina e ho parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per discutere i prossimi passi, Il presidente Putin ha scelto un percorso di spargimento di sangue e distruzione, lanciando un attacco non provocato all'Ucraina. Il Regno Unito e i suoi alleati risponderanno con decisione” - Boris Johnson, primo ministro inglese.
  • “L'Italia è sempre stata favorevole a una soluzione pacifica e diplomatica della crisi ucraina, ma le azioni del governo russo rendono questo dialogo nei fatti impossibile. L'Ucraina è una democrazia colpita nella propria legittima sovranità. Esprimo la solidarietà piena e incondizionata del popolo italiano al popolo ucraino. Putin metta fine allo spargimento di sangue e ritiri le forze militari dai confini ucraina in modo incondizionato” - Mario Draghi, presidente del Consiglio italiano.
  • Le preghiere del mondo sono con il popolo dell'Ucraina oggi, mentre subisce un attacco non provocato e ingiustificato da parte delle forze militari russe. Il presidente Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e sofferenza. Solo la Russia è responsabile della morte e della distruzione che questo attacco porterà, e gli Stati Uniti e i loro alleati e partner risponderanno in modo unito e decisivo. Il mondo riterrà la Russia responsabile” - Joe Biden, presidente degli Stati Uniti d’America.