Samantha Migliore voleva lasciarsi per sempre alle spalle un passato burrascoso e cominciare una nuova vita con un uomo sposato appena da un mese, anche migliorando l'aspetto. È morta ieri, 21 aprile, a 35 anni per le conseguenze ancora tutte da accertare di un trattamento al seno fatto nella sua casa di Maranello, nel modenese, da una sedicente estetista. Una donna, forse sudamericana, che è fuggita e oggi pomeriggio si è costituita. La tragedia ha lasciato nell'incredulità, oltre che nel dolore, il neosposo e cinque figli.

Samantha uccisa da un ritocco regalo del neosposo

Tutto è accaduto alla svelta nell'appartamento di via Vespucci, a Maranello, dove Samantha era andata a vivere da poco tempo con il neosposo, Tony Bevilacqua di 44 anni, i tre figli di lei e i due di lui. Entrambi di origini campane, stavano vivendo il sogno di una vita felice con una famiglia allargata. A Samantha era rimasto ancora un desiderio da realizzare: voleva sottoporsi a un 'ritocco', un trattamento per tirare su il seno sceso dopo le gravidanze. Pur di accontentarla e farla felice, il neosposo le ha regalato il trattamento costato 1200 euro.

Così ieri, in tarda mattinata, Samantha è arrivata a casa insieme a una tale Pamela, presunta estetista che il marito non aveva mai visto prima.

Tony ha raccontato che era in casa quando le due donne sono andate in una stanza dove si sarebbe svolto il trattamento, iniziato alle 13 e interrotto tragicamente dopo 20 minuti. Nessun campanello d'allarme? "Evita perché vedo qualcosa di strano", ha riferito di averle detto Tony, ma lei avrebbe insistito a farlo.

L'uomo, ogni tanto, entrava nella stanza per accertarsi che la moglie stesse bene e ha raccontato di aver visto una tanica con dentro del liquido, quattro vaschette di alluminio e molte siringhe con cui sarebbero state fatte punture al seno destro.

Alla presunta professionista ha chiesto cosa le iniettasse e gli è stato detto anestetico. Il seno della compagna però sarebbe apparso molto gonfio e la situazione sarebbe precipitata in pochi minuti. Pamela ha chiesto a Tony acqua e zucchero per sua moglie, ma quando gliel'ha portata non era cosciente.

Soccorsi inutili per Samantha

Il marito ha chiamato il 118 e i carabinieri. Il personale sanitario ha tentato di rianimare Samantha per circa un'ora, ma la donna è morta subito dopo l'arrivo all'ospedale di Baggiovara, Modena. Nel frattempo la sedicente estetista è fuggita, dopo aver simulato una chiamata, ha raccolto in fretta tutte le sue cose e, senza lasciare alcuna traccia. "Non mi sono accorto quando è andata via, pensavo solo a mia moglie, stava morendo, l'ho capito".

Tony avrebbe saputo che la donna non era una estetista certificata, ma null'altro. Non si sa al momento quale tipo di sostanza possa esserle stata iniettata. I medici hanno provato a trattarla sia con farmaci salvavita, somministrati in caso di shock anafilattico, che con farmaci anti embolo.

Solo l'autopsia, disposta dalla Procura, potrà accertare le cause della morte. Oggi pomeriggio, la donna fuggita si è costituita presentandosi accompagnata dai suoi avvocati alla caserma dei carabinieri di Cento di Ferrara accompagnata dai suoi avvocati. I militari procedono coordinati dalla Procura di Modena: l'accusa verso la donna arrestata è di morte conseguente ad altro reato, in questo caso si ipotizza l'esercizio abusivo di professione medica, ma anche l'omissione di soccorso.

Samantha era scampata a un femminicidio

Due anni fa, Samantha era sopravvissuta a un femminicidio: l'ex compagno, Giuseppe Micillo, le aveva sparato alla testa e, convinto di averla uccisa, era andato a costituirsi carabinieri.

Le aveva teso un agguato dopo che la loro relazione era finita, secondo un protocollo comune a questo tipo di delitti. Il 16 novembre del 2020, l'uomo le aveva chiesto di tornare insieme portandole un mazzo di rose. Ma tra i fiori aveva nascosto un'arma da fuoco detenuta illegalmente: l'aveva usata di fronte al rifiuto della donna.

Proprio lo scorso lunedì, per il tentato femminicidio, che non ha nulla a che vedere con la tragedia di ieri, la Corte d'Appello ha confermato la pena di sette anni nei confronti dell'uomo. "Samantha lavorava duro, facendo le pulizie al mattino presto per poi dedicarsi ai suoi bambini", ha raccontato Alessandro Sivelli, il legale che ha assistito la vittima nel procedimento contro l’ex compagno.

Otto mesi fa, ha conosciuto Antonio tramite social: un colpo di fulmine, poi la decisione di sposarsi alla svelta. Per lei, Antonio ha lasciato la Germania dove ha vissuto 14 anni e si è trasferito a Maranello. "Avevo arredato tutta casa nuova, vivevamo insieme ai 5 figli, volevamo tutto nuovo per cominciare da zero", ha raccontato. Ora è un vedovo, e non sa neanche il perché, che dovrà crescere da solo cinque figli.