I genitori di Stefano e Ilaria Cucchi sono finiti in ospedale nella giornata di venerdì 13 maggio dopo che l'auto su cui viaggiavano è stata travolta da un altro veicolo. Le loro condizioni non sono gravi, intanto Ilaria Cucchi, la figlia dei coniugi Giovanni e Rita, ha chiesto a gran voce sui social che venga fatta chiarezza e ha fatto un appello a chiunque abbia potuto vedere la dinamica dell'incidente. Dopo l'impatto, il conducente dell'altra auto è scappato e la polizia stradale sta indagando per rintracciarlo.

Incidente per Rita e Giovanni Cucchi: l'appello di Ilaria su Facebook

I fatti sono accaduti sull'autostrada che collega Roma a Civitavecchia. all'altezza Monte Romano (in provincia di Viterbo), e l'incidente ha coinvolto i genitori di Stefano Cucchi.

Secondo quando ha scritto la figlia Ilaria su Facebook, il veicolo dei suoi genitori è stato travolto da una grossa auto pirata e subito dopo l'impatto il conducente ha fatto perdere le tracce di sé. "Sono esplosi tutti vetri dei finestrini, i miei genitori sono finiti in ospedale", ha scritto la giovane donna chiedendo la collaborazione di chiunque abbia visto qualcosa. Per i due coniugi non ci sono state gravi conseguenze e dopo i primi accertamenti, il padre di Stefano Cucchi è stato dimesso con una contusione al ginocchio.

Sua moglie, invece, è stata trattenuta all'ospedale di Civitavecchia a causa di fratture multiple al costato e scomposte alla clavicola.

La coppia di accompagnatori, invece, è stata ricoverata presso la struttura ospedaliera di Tarquinia: lei ha riportato fratture a due costole e lui ad una mano.

Il conducente dell'altra auto è fuggito subito dopo l'incidente sulla Roma-Civitavecchia

La polizia stradale sta indagando per ricostruire la dinamica dell'incidente e rintracciare il conducente dell'auto pirata, per questo Ilaria Cucchi ha fatto un appello a chiunque possa essere utile alle indagini e fare giustizia. All'appello della donna si è unito anche l'avvocato della famiglia, Fabio Anselmo che ha espresso solidarietà nei confronti dei suoi assistiti, dispiaciuto per quanto è accaduto.

Per il momento non ci sono elementi precisi che possano far risalire all'auto pirata, ma la testimonianza delle vittime e di eventuali testimoni potrebbe dare un grosso contributo al lavoro degli inquirenti.

La famiglia Cucchi è stata protagonista di una lunga battaglia giudiziaria che si è conclusa lo scorso aprile, durata anni, per fare chiarezza sulla morte di Stefano e la Cassazione ha stabilito che il ragazzo è morto nel 2009 per omicidio, condannando a 12 anni di reclusione i due carabinieri coinvolti nel pestaggio del giovane che era stato arrestato.