Un anno fa, nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, scompariva da Novellara, in provincia di Reggio Emilia, Saman Abbas, 18 anni. Anche se il suo corpo non è mai stato ritrovato, gli inquirenti ritengono che sia stata uccisa dai suoi familiari dopo aver detto 'no' a un matrimonio combinato. Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, commentando il caso di Cronaca Nera ha dichiarato: "Ha pagato con la vita la sua voglia di libertà". Della vicenda di Saman è tornata a occuparsi oggi, lunedì 2 maggio, anche Mattino Cinque. In studio, Federica Panicucci ha ricordato che la Procura di Reggio Emilia ha richiesto il rinvio a giudizio per i cinque parenti della giovane, indagati per il suo omicidio e per soppressione di cadavere.

Giorgia Meloni ricorda Saman Abbas

La deputata Giorgia Meloni sulle sue pagine social ha ricordato Saman Abbas come "donna libera scomparsa, molto probabilmente, per aver avuto il coraggio di ribellarsi al fondamentalismo islamico". Quindi, ha spiegato: "Ha alzato la testa nei confronti di chi la voleva sottomessa e ha pagato la sua voglia di libertà con la vita. Oggi - ha concluso - voglio rivolgerle un dolce pensiero con la speranza che episodi come questo non si ripetano più".

Giorgia Meloni, portavoce di FdI, ha completato il post con una foto della ragazza di Novellara e la didascalia "Verità per Saman".

La scomparsa di Saman Abbas

Saman Abbas viveva con i genitori nelle campagne di Novellara ed ha fatto perdere le sue tracce nella notte tra venerdì 30 aprile e sabato 1° maggio 2021.

Nei giorni scorsi è stato diffuso un video, riproposto anche da Mattino Cinque, in cui vengono immortalati gli ultimi istanti di vita della 18enne di origine pakistane. Poco dopo la mezzanotte, una telecamera di sicurezza dell'azienda agricola curata dalla famiglia, la immortala mentre si allontana, vestita con una felpa e delle sneaker, nei campi emiliani con il padre Shabbar Abbas e la madre Nazia Shaheen.

Il fidanzato della giovane, presentando denuncia di scomparsa ai carabinieri, ha riferito che poco prima Saman aveva rifiutato un matrimonio combinato dai genitori con un parente in Pakistan. Lo stesso impianto di sicurezza ha poi ripreso un via vai considerato "inequivocabile" dei congiunti di Saman, "armati" di pale e piede di porco.

Secondo gli inquirenti, Shabbar e Nazia avrebbero consegnato la figlia allo zio Danish Hasnain e ai due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Tutti e tre, come noto, sono stati rintracciati e arrestati all'estero. I genitori di Saman, invece, accusati di concorso in omicidio, hanno lasciato l'Italia, presumibilmente per rientrare in Pakistan, e di fatto hanno perdere le loro tracce.