Un giovane di 32 anni ha perso tragicamente la vita a Catanzaro dopo essersi gettato volontariamente nel vuoto. Per lui, nonostante il tempestivo intervento del personale sanitario del 118, non c'è stato nulla da fare. Sul posto le forze dell'ordine che hanno iniziato a condurre tutte le indagini del caso per poter stabilire i motivi che hanno spinto il giovane a commettere il gesto. Sgomento ed incredulità fra gli amici e i conoscenti.

Catanzaro, 32enne si getta nel vuoto dal ponte Morandi: non c'è stato nulla da fare

Non è stato ancora reso noto il nome del giovane 32enne che, nella giornata di mercoledì 18 maggio, si è tolto la vita a Catanzaro.

La vicenda si è verificata sul ponte Morandi, dove il giovane si è recato a bordo della sua autovettura, parcheggiandola a bordo della careggiata. Alcuni automobilisti che stavano transitando in quel momento sul viadotto hanno riferito agli inquirenti che il giovane sarebbe sceso dal veicolo e in pochi attimi avrebbe scavalcato le inferriate lanciandosi nel vuoto. Dopo aver compiuto un volo di diversi metri di altezza, si è schiantato al suolo. Gli stessi automobilisti che hanno assistito alla scena hanno lanciato l'allarme chiamando i sanitari del 118, le forze dell'ordine e i vigili del fuoco che si sono recati tempestivamente sul posto.

Arrivati sul posto, i vigili del fuoco hanno dovuto lavorare diverso tempo per poter individuare e recuperare il corpo.

Lo hanno poi consegnato ai sanitari del 118 che non hanno potuto fare nulla per rianimarlo, constatandone l'avvenuto decesso. Le forze dell'ordine hanno iniziato a raccogliere tutte le testimonianze delle persone che si trovavano sul ponte per poter fare maggiore chiarezza sull'intera dinamica. Il transito dei veicoli sul viadotto è stato temporaneamente interdetto per consentire le varie operazioni di soccorso.

Ponte Morandi a Catanzaro, da anni si chiede all’Anas di innalzare le inferriate

Il giovane era un padre di un bimbo ed era sposato. Lavorava in un negozio di ortofrutta. Il suo non è l'unico suicidio che si è verificato negli ultimi anni sul ponte Morandi. Si stima che dal 2000 ad oggi siano circa 40 i soggetti che hanno deciso di compiere l'estremo gesto scavalcando le inferriate.

Tanti sono anche i tentativi di suicidio che sono stati sventati. L'ultimo l'8 aprile, quando un uomo si era arrampicato sul lampione ed era stato salvato dalla polizia. Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, sta continuando a sollecitare l'Anas affinché vengano innalzare le recinzioni per scongiurare ulteriori eventi nefasti.