Saman Abbas, 18 anni di Novellara, sarebbe stata uccisa dal padre, con l'aiuto di alcuni familiari, fatta a pezzi e gettata nel Po. A far scattare in Shabbar Abbas la furia omicida sarebbe stata la foto di una bacio per strada postata sui social. Nelle ultime ore, sono stati rivelati il contenuto di una conversazione telefonica tra il papà della ragazza e un altro parente, oltre al racconto fatto da Ikram Ijaz (cugino di Saman) a un compagno di cella in carcere.

Il caso di Cronaca Nera è seguito dalla procura di Reggio Emilia e il prossimo 10 febbraio avrà inizio il processo a carico dei genitori della studentessa di Novellara, dello zio Danish Hasnain e dei due cugini Ikram Ijaz e Nomanulhaq Nomanulhaq,

L'ammissione del papà di Saman

Saman Abbas, 18enne di origine pakistana residente a Novellara (Reggio Emilia) è scomparsa nel nulla il 30 aprile 2021.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, non si sarebbe allontanata volontariamente ma sarebbe stata uccisa dai suoi stessi familiari per essersi rifiutata di sposare un cugino nel suo Paese d'origine. Un mese dopo la sparizione della giovane, l'8 giugno, il padre, Shabbar Abbas, già fuggito in Pakistan con la moglie, avrebbe detto a un parente rimasto in Italia, durante una telefonata intercettata: "Ho ucciso mia figlia (...) L'ho fatto - ha proseguito - per proteggere il mio onore":

Nel corso della conversazione l'uomo ha anche affermato: "La dignità degli altri, per me, non è più importante della mia". "Ho lasciato mio figlio in Italia - ha aggiunto facendo riferimento al fratellino di Saman, ora ospite di una comunità - Ho ucciso mia figlia e non me ne frega niente di nessuno".

"Noi - ha poi concluso senza però fare nomi ma intendo altri familiari - l'abbiamo uccisa".

Il 25 giugno, l'interlocutore di Shabbar, si sarebbe presentato dai carabinieri spiegando che il congiunto lo aveva contattato telefonicamente proprio per intimargli di non parlare di lui con nessuno.

Saman sarebbe stata uccisa per un bacio

La "scintilla" che ha fatto esplodere l'ira di Shabbar Abbas sarebbe stata una foto postata sui social dalla stessa Saman. Nello scatto la ragazza, che all'epoca viveva in una comunità protetta, per le vie di Bologna dava un bacio al suo fidanzato. La famiglia Abbas aveva sempre ostacolato questa relazione.

I genitori di Saman, subito dopo la scomparsa della 18enne, sono ritornati in Pakistan e, per l'omicidio della giovane, sono stati arrestati uno zio e due cugini. Uno di loro, Ikram Ijaz, lo scorso ottobre, parlando con un compagno di cella, avrebbe rivelato che la 18enne è stata strangolata con una corda, fatta a pezzi e infilata in un sacco, concludendo; "Poi è stata gettata nel Po".

La ragazza, la sera del 30 aprile, sarebbe stata condotta - con la scusa di una passeggiata - nelle campagne di Novellara. Qui sarebbe stata consegnata allo zio Danish Hasnain, esecutore materiale del delitto con i due cugini.