"Mai avuto rapporti sessuali di fronte a Diana". Alessia Pifferi, 37 anni, lo ha affermato categoricamente di fronte agli inquirenti di San Vittore escludendo anche eventuali abusi sulla sua bimba di 18 mesi. La donna è in carcere da luglio per aver abbandonato a sé stessa e lasciato morire di stenti la figlia a Milano. Il caso di Cronaca Nera è seguito dai pm Francesco de Tommasi e Rosaria Stagnaro.

Alessia Pifferi ascoltata in carcere

Ieri, venerdì 4 novembre, Alessia Pifferi è stata ascoltata nel carcere di San Vittore, dove è detenuta dal mese di luglio con l'accusa di omicidio volontario aggravato.

I pm, infatti, dopo le recenti modifiche al quadro accusatorio, hanno ritenuto opportuno ascoltare nuovamente la giovane mamma. Nel corso degli accertamenti disposti, infatti, è emersa una particolare conversazione tra la donna e un 56enne conosciuto sull'app Tinder.

Nella chat, rinvenuta sul telefono della donna, lui le aveva scritto: "Voglio baciare anche Diana". "Lo farai" gli aveva risposto Alessia che, ora, davanti agli inquirenti ha negato, assicurando che, con quell'uomo, non c'è stato alcun rapporto intimo. La donna, difesa dagli avvocati Solange Marchignoli e Luca D’Auria, ha inoltre sottolineato che la relazione, durata solamente un paio di giorni, si sarebbe limitata a un pranzo nel suo appartamento e a una passeggiata all'Idroscalo.

Diana non sarebbe stata abusata

Alessia Pifferi, nel corso dell'interrogatorio, ha ammesso di aver incontrato diversi uomini, anche per rapporti a pagamento (o in cambio di regali), ma di non avere mai coinvolto Diana. Quando queste persone entravano in casa, secondo lei, la bambina dormiva oppure era in un'altra stanza. Tuttavia sarebbe emerso che la 38enne in chat avrebbe mostrato foto della piccola (anche se in merito non ci sarebbero elementi considerati sospetti).

Diana, almeno fino a quanto trapelato finora, non sarebbe stata abusata.

Quello che è risultato con certezza dagli esami tossicologici, invece, è il fatto che Alessia avrebbe fatto assumere alla figlia degli ansiolitici, come il benzodiazepine, prima di lasciarla da sola per sei giorni nel loro appartamento alla periferia di Milano.

Nei giorni scorsi, la trasmissione “IcebergLombardia” di Telelombardia ha reso noto alcuni pensieri scritti in carcere da Alessia Pifferi. "Da quando mia figlia non c'è più - ha dichiarato la giovane madre - mi sento vuota e spenta sia nel cuore che psicologicamente".

"Diana - ha continuato - mi manca da morire, il dolore è fortissimo e immenso. Tutte le volte che chiudo gli occhi spero che tutta questa situazione sia solamente un brutto sogno, ma quando mi sveglio in carcere mia figlia non c'è più".