Sparatoria nel primo pomeriggio di martedì 7 marzo in un albergo termale, il Nuova Suio, nel comune di Castelforte, in provincia di Latina: un carabiniere è entrato nella struttura e ha aperto il fuoco contro la donna con cui recentemente aveva avuto una relazione e il suo nuovo compagno. Quest’ultimo, un 60enne che dirigeva il complesso, ha avuto la peggio, perdendo la vita in seguito alle ferite riportate. Invece la fidanzata, una quarantenne, è stata ferita gravemente dal militare: trasportata d’urgenza in elicottero al policlinico Gemelli di Roma, è stata subito operata e ora versa in condizioni serie, anche se non sembrerebbe in pericolo di vita.

Il responsabile di questo episodio di cronaca nera è un appuntato di 58 anni, originario di Teano, in servizio presso la caserma di Carinola, in provincia di Caserta. L’uomo inizialmente si è dato alla fuga, ma in seguito è stato convinto a costituirsi dall’amico presso il quale si era nascosto e al quale aveva confessato la sparatoria appena compiuta.

La confessione del carabiniere davanti ai colleghi ai quali si è consegnato dopo una breve fuga

Il carabiniere, dopo essere stato persuaso dall’amico a parlare, ha contattato i colleghi di Capua per raccontare quanto accaduto: “Ho ucciso due persone”, avrebbe spiegato ai militari, essendo convinto di aver ammazzato anche l’ex compagna. Il 58enne è stato ascoltato fino a tarda sera per chiarire i dettagli dell’aggressione mortale, sulla quale stanno indagando i carabinieri della stazione di Formia, supportati dagli uomini del Comando provinciale di Latina, sotto il coordinamento della pm Chiara D’Orefice, della procura di Cassino.

A quanto sembra, il movente della sparatoria sarebbe da ricercarsi nell’incapacità dell’assalitore di accettare che l'ex avesse iniziato una nuova relazione.

Le indagini sulla sparatoria compiuta dal carabiniere all’interno dell’albergo termale

È ancora tutta da chiarire la dinamica dei fatti: non si sa se il carabiniere abbia seguito la sua ex o si sia recato spontaneamente nell’hotel dove la donna era stata assunta come vigilante.

Inoltre sono in corso accertamenti sulla pistola d’ordinanza del militare, che dovrebbe essere quella utilizzata nella sparatoria. Sono importanti, per poter ricostruire l’accaduto, le testimonianze delle persone presenti nella struttura al momento dell’aggressione: secondo alcuni, prima degli spari sarebbe scoppiato un violento litigio tra le vittime e il 58enne.

Il primo a cadere sotto i colpi del militare sarebbe stato il 60enne, mentre la compagna avrebbe cercato di trovare riparo in una stanza del complesso, prima di essere raggiunta dall’aggressore.

La donna colpita dal carabiniere è stata operata d’urgenza

Nel corso della sparatoria sarebbero stati esplosi una decina di colpi di pistola. In particolare la 40enne è stata ferita dal carabiniere al seno e all’inguine, dove una pallottola le ha perforato l’intestino. Proprio a causa di questa grave lesione è stata sottoposta fino a tarda sera a un’operazione chirurgica, cui è seguita una tac per verificare l’esistenza di ulteriori complicazioni. La paziente è in prognosi riservata, ma non sarebbe in pericolo di vita, come sembrava inizialmente.

Nel frattempo l’intera comunità di Castelforte è sotto shock per l’accaduto, come ha dichiarato anche il sindaco della cittadina, Angelo Pompeo. Infatti il 60enne ucciso – pur essendo originario di San Giorgio a Liri, in provincia di Frosinone, dove era stato anche candidato alle elezioni comunali del 2019 – era molto noto e stimato da tutti in zona per la sua attività di direttore dell’albergo termale.