La scrittrice Michela Murgia ha rilasciato nelle scorse ore un'intervista esclusiva al Corriere della Sera dove ha raccontato pubblicamente di avere un carcinoma al rene al quarto stadio e di ritenere di avere davanti solo alcuni mesi di vita, spiegando anche come sta vivendo questo difficile momento.
Le parole di Michela Murgia su come sta convivendo col tumore
Michela Murgia era già stata colpita dal cancro a un polmone qualche anno fa, ma era ad uno stadio molto precoce e i medici erano riusciti a bloccarlo. 'Stavolta è partito dal rene. Ma a causa del Covid avevo trascurato i controlli (...) Ho un carcinoma renale al quarto stadio .Da questo non si torna indietro (...) Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci.
Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti". La scrittrice poi ha affermato: "Il cancro è una malattia molto gentile. Può crescere per anni senza farsene accorgere. In particolare sul rene, un organo che ha tanto spazio attorno (...) Operarsi? Non avrebbe senso. Le metastasi sono già ai polmoni, alle ossa, al cervello".
L'autrice sarda classe 1972 ha poi voluto precisare: "Il cancro non è una cosa che ho; è una cosa che sono. Me l’ha spiegato bene il medico che mi segue, un genio. Gli organismi monocellulari non hanno neoplasie; ma non scrivono romanzi, non imparano le lingue, non studiano il coreano.
Il cancro è un complice della mia complessità, non un nemico da distruggere. Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto o l’alieno".
"Meglio accettare che quello che mi sta succedendo fa parte di me", continua la scrittrice nel suo racconto e dice di non sentirsi in guerra.
"Conosco già come la fine della storia. Ma non mi sento una perdente. La vera guerra è quella che si sta combattendo in Ucraina".
La riflessione politica di Michela Murgia
Michela Murgia ha poi parlato di politica: 'Non ho paura di morire, spero solo di morire quando Meloni non sarà più Presidente del Consiglio, perchè il suo è un governo fascista'.
A tal proposito ha aggiunto: "Qual è il confine del fascismo? La violenza? La bastonata? Imporre con una circolare che il figlio di due madri sia di una madre sola non è forse violenza? Crede che a una famiglia faccia meno male di una bastonata?".