Nelle scorse ore è stato aperto il testamento di Silvio Berlusconi: l’ex Presidente del Consiglio, morto a Milano lo scorso 12 giugno, ha lasciato la maggioranza di Fininvest ai primi due figli di Marina e Pier Silvio.
I due, avendo ricevuto l’intera quota disponibile, raggiungono insieme il controllo del gruppo, vedendosi assegnato il 53 per cento con quote paritarie, mentre gli altri tre figli deterranno il restante 47 per cento. In aggiunta a quanto era già stato stabilito nel 2006, le ultime volontà di Berlusconi prevedono un legato di 100 milioni di euro per il fratello Paolo e un altro, di uguale importo per Marta Fascina, che è stata la compagna del cavaliere negli ultimi tre anni.
A sorpresa, il testamento di Berlusconi cita anche Marcello Dell’Utri, che riceverà un lascito di 30 milioni di euro.
La divisione delle quote tra i figli di Berlusconi era stata stabilita nel 2006
Silvio Berlusconi aveva deciso come suddividere il patrimonio e le aziende già nel 2006, scrivendo di proprio pugno le sue volontà su un foglio color giallo paglierino, con l’intestazione Villa San Martino. Nel testamento, che riporta la data del 2 ottobre 2006, l’imprenditore utilizza uno stile asciutto e chiaro, tanto da utilizzare solo undici righe per stabilire la ripartizione delle quote tra i figli. La disponibile è divisa in parti uguali tra i figli Marina e Pier Silvio, mentre tutto il resto è ripartito, sempre in parti uguali, tra i due figli di "primo letto" e i tre, avuti con Veronica Lario: Barbara, Eleonora e Luigi.
Le disposizioni a favore del fratello Paolo, con la donazione di 100 milioni di euro a titolo di legato, sono state aggiunte il 5 ottobre del 2020, con dieci righe in altro foglio.
I lasciti di Silvio Berlusconi per Marta Fascina e Marcello Dell’Utri
Il testamento di Silvio Berlusconi è completato da un’altra busta non sigillata, datata 19 gennaio 2022, scritta mentre l’imprenditore si stava recando all’ospedale San Raffaele per un nuovo ricovero.
Nel foglio, indirizzato ai figli e nel quale manca il nome del più piccolo, Luigi, è stabilito in una quindicina di righe di provvedere – oltre alla donazione per il fratello Paolo – anche a quelle per Marta Fascina, di altri 100 milioni di euro, e a Marcello Dell’Utri di 30 milioni “per il bene che gli ho voluto e per quello che hanno voluto a me”.
Infine Berlusconi in questa lettera ringrazia i figli, salutandoli con un “tanto amore a tutti voi”.
In un comunicato congiunto Marina Berlusconi, presidente del Consiglio d’amministrazione, e gli amministratori Pier Silvio, Barbara e Luigi informano che d’ora in poi nessuno deterrà il controllo solitario indiretto su Fininvest Spa, come avveniva quando il padre era in vita. Nei prossimi giorni si provvederà a stimare con maggiore precisione il patrimonio di Berlusconi, caratterizzato da numerose proprietà immobiliari e partecipazioni aziendali.
La reazione di Marcello Dell’Utri alla notizia della donazione a suo favore
Marcello Dell’Utri ha commentato con una dichiarazione all’Ansa la notizia del lascito di 30 milioni da Silvio Berlusconi, spiegando di essere rimasto scioccato quando ha ricevuto la telefonata del notaio.
Ha chiarito che non se l’aspettava assolutamente, anche perché l’affetto che da anni lo lega a quello che ha sempre considerato come un fratello sarebbe rimasto immutato anche senza questo gesto materiale, che –a suo dire – dimostra la grandezza di Berlusconi. “Ho dato tutto per lui e lui tutto per me”, ha aggiunto, raccontando di non aver fatto altro che piangere da quando ha ricevuto l’inaspettata chiamata del notaio. Un gesto che, secondo Dell’Utri, ha sigillato un’amicizia lunga oltre sessant’anni, caratterizzata dal reciproco supporto, sin da quando all’università Silvio gli passava gli appunti.