Le ricerche di Kata, la bambina peruviana di 5 anni scomparsa da Firenze il 10 giugno scorso, continuano incessantemente.

Nel frattempo, gli appelli per ottenere informazioni su di lei si sono intensificati, invitando chiunque sappia qualcosa sulla bambina a parlare. L'obiettivo è ottenere qualsiasi informazione che possa contribuire a risolvere il caso e trovare la piccola Kata. Dopo i comunicati dei genitori e del procuratore aggiunto di Firenze, Luca Tescaroli, è arrivato ora anche l'appello di don Juan Nunez Rubio, cappellano della comunità cattolica latinoamericana di Firenze.

Queste le dichiarazioni del religioso rivolte a chi ha rapito la bambina, riportate dal Corriere Fiorentino: "Se c’è qualche motivo che ti spinge a non parlare sappi che io sono disposto a offrirmi come mediatore. La mia porta è sempre aperta".

I genitori di Kata sono tornati in Procura

Le immagini catturate dalle 1.500 telecamere che coprono Firenze potrebbero rivelarsi cruciali per il caso della scomparsa di Kata. I genitori della piccola sono stati sottoposti a un nuovo interrogatorio, durante il quale hanno visionato attentamente le registrazioni selezionate dagli investigatori.

La speranza in generale è quella di individuare anche il più piccolo indizio, magari un incontro avvenuto anni fa che possa aver scatenato una reazione inaspettata.

Si sta cercando anche di identificare un adulto che non faceva parte dei 130 occupanti dell'ex hotel Astor, ma che frequentava spesso i dintorni della struttura abusivamente occupata. Questi dettagli potrebbero portare a una svolta nel caso complesso, sia per i carabinieri che per la procura. Al momento, nonostante i numerosi interrogatori effettuati, non è emerso ancora nulla di rilevante.

Ex abusivi dell'Astor occupano un altro palazzo

Le ricerche per ritrovare la piccola Kata sono ancora in corso.

Nel frattempo, il programma televisivo Zona Bianca ha visitato nuovamente la struttura dell'ex Hotel Astor. Dopo lo sgombero dell'edificio, che era stato occupato abusivamente fino al giorno del rapimento, molti degli abitanti si sono trasferiti in un altro palazzo situato a pochi chilometri di distanza dall'Astor.

Secondo quanto raccontato da una residente della zona, diverse persone di origine peruviana e romena hanno deciso di occupare illegalmente il nuovo palazzo, inclusi intere famiglie con bambini. Gli occupanti hanno forzato l'ingresso del palazzo e cambiato la serratura. Una testimone, intervistata dal programma televisivo, ha riferito di essere stata minacciata dai nuovi occupanti e di aver avuto paura di una persona in particolare. La residente ha continuato a spiegare che dopo un certo periodo, un uomo è arrivato e ha preso il controllo della situazione nel palazzo. Quest'uomo ha richiesto denaro ai nuovi occupanti, approssimativamente mille euro, e sembra che tali pagamenti siano stati effettuati gradualmente.