Filippo Turetta, dopo la rottura con Giulia Cecchettin, avrebbe cercato in tutti i modi di tenerla ancora legata a sé e di controllarla. "Stai con me", le avrebbe ripetuto negli audio WhatsApp, tentando di allontanarla anche dalle sue amiche. Il giovane, ora detenuto nel carcere veronese di Montorio, è accusato di omicidio. Nei giorni scorsi aveva chiesto e ottenuto il permesso di vedere i genitori che però hanno deciso di rimandare il colloquio. I legali di Turetta, secondo indiscrezioni, potrebbero giocare la carta della seminfermità. Al momento, va però precisato, non sarebbe prevista, almeno in questa fase delle indagini, alcuna perizia psichiatrica.

Filippo voleva allontanare Giulia dai suoi affetti

Filippo Turetta nei giorni scorsi è stato sottoposto all'interrogatorio di garanzia dal Gip. Durante il breve incontro con la giudice Benedetta Vitolo, Turetta, assistito dal suo legale, l'avvocato Giovanni Caruso, si è detto affranto e ha ammesso di aver ucciso Giulia Cecchettin. Il caso di cronaca nera, tuttavia, non può considerarsi chiuso e gli inquirenti sono al lavoro per raccogliere nuovi elementi utili ai fini delle indagini. Sembra che Turetta non solo non riuscisse ad accettare la fine della sua relazione sentimentale, ma si sarebbe anche rivelato insistente e possessivo.

Turetta, stando a quanto ricostruito da persone vicine a Giulia Cecchettin, avrebbe cercato anche di allontanare l'ormai ex fidanzata dalle sue amiche e dalla sua famiglia.

"Stai solo con me" le ripeteva nei messaggi audio che le inviava.

I genitori di Filippo rinunciano all'incontro in carcere

I legali di Filippo, subito dopo il suo arrivo nella casa circondariale veronese, avevano chiesto un incontro tra il loro assistito e i genitori. L'incontro era stato fissato per ieri, mercoledì 29 novembre.

I coniugi Turetta però hanno preferito non far visita in carcere al figlio e hanno chiesto più tempo per prepararsi anche psicologicamente al confronto e per tutelare il figlio minore.

Nella giornata di domani, venerdì 1 dicembre, è in programma l'autopsia sul corpo della studentessa di Vigonovo. Da quanto emerso nelle scorse ore, l'esame sarà affidato all'equipe del professor Angelo Paolo Dei Tos, responsabile dell'Unità di anatomia patologica dell’Università di Padova.

La famiglia Cecchettin ha nominato come proprio consulente il dottor Stefano D'Errico, direttore di Medicina legale dell'Azienda sanitaria universitaria friulana Giuliano Isontina.

I medici legali dovranno non solo indagare la cause del decesso di Giulia, ma anche chiarire se la morte sia sopraggiunta in seguito al dissanguamento provocato dalle diverse coltellate inferte da Filippo. Indispensabile, infine, sarà circoscrivere l’ora e il giorno del decesso rispetto al ritrovamento avvenuto a distanza di una settimana dalla scomparsa della 22enne.

I funerali di Giulia Cecchettin, con ogni probabilità, si svolgeranno a Padova la prossima settimana. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha già indetto per la giornata che sarà designata il lutto regionale.