A Torino un neonato di cinque mesi è stato oggetto di un trapianto cardiaco che ha coinvolto un cuore arrivato dalla Germania. Il trapianto è stato eseguito nonostante le iniziali incompatibilità sanguigne tra il neonato e l'organo trapiantato. Tutto ciò è stato reso possibile grazie all'uso innovativo di una macchina che si chiama Extra-Corporeal Membrane Oxygenation (Ecmo), conosciuta con il nome di EcmoLife, usata per la prima volta al mondo in un paziente pediatrico.

Il bambino era nato con una cardiopatia congenita

Il piccolo paziente era nato con una grave cardiopatia congenita, caratterizzata da un cuore univentricolare, quindi con un ventricolo invece di due.

Inoltre, presentava un'anomalia genetica che comprometteva il corretto funzionamento di questo unico ventricolo. Nonostante due interventi chirurgici altamente specializzati e mirati a stabilizzare la sua condizione, la Salute del neonato continuava a deteriorarsi gradualmente.

Così il team medico del reparto di cardiochirurgia pediatrica dell'ospedale Regina Margherita della Città della Salute di Torino ha usato la nuova tecnologia EcmoLife. Questa innovativa macchina agisce temporaneamente come sostituto del cuore e dei polmoni, garantendo la sopravvivenza del neonato in attesa di un cuore donato compatibile per il trapianto. Dopo otto giorni di assistenza extracorporea, i medici hanno avuto il via libera per eseguire il trapianto cardiaco con un cuore proveniente dalla Germania, nonostante inizialmente il gruppo sanguigno fosse incompatibile.

L'intervento chirurgico, complesso e delicato, è durato circa otto ore. Attualmente il piccolo paziente si trova in fase di recupero nell'unità di terapia intensiva cardiochirurgica.

L'ospedale torinese Regina Margherita ha registrato un notevole aumento nel numero di trapianti cardiaci eseguiti nel corso dell'anno 2023, con finora sette procedimenti riusciti.

Il macchinario è stato prodotto in provincia di Modena

Determinante nell'operazione è stata la tecnologia EcmoLife, macchina all'avanguardia prodotta da Eurosets, un'azienda con sede a Medolla, in provincia di Modena.

Il macchinario è caratterizzato da un avanzato sistema di monitoraggio che consente una costante valutazione dell'efficacia del trattamento.

Inoltre, è dotato di una pompetta centrifuga che emula la funzione meccanica del cuore, con una girante che può ruotare a velocità fino a 4500 giri al minuto. Questa girante è sospesa all'interno del flusso sanguigno grazie a un campo magnetico, garantendo così l'assenza di contatto diretto tra le componenti in movimento e impedendo la generazione di calore che potrebbe danneggiare le cellule del sangue.