La zuppa di castagne è un piatto autunnale, tipico delle regioni del nord ovest d'Italia, viene, prevalentemente, preparato nelle zone di montagna e, un tempo, veniva cucinato in grandi quantità in modo da poter essere consumato per più giorni.
La sua consistenza, a differenza della minestra, molto più brodosa, è densa e ricca, grazie alla presenza dei legumi e le castagne, lasciate, talvolta, intere. Possono essere usate sia castagne secche che fresche e negli ingredienti, possiamo trovare vari aromi, come il timo, la salvia, l'alloro, ma anche pancetta, lardo, olio e burro.
Ogni regione ha una sua personale variante.
Ingredienti
- 500 grammi di castagne secche o fresche
- 250 grammi di fagioli borlotti
- uno spicchio di aglio
- una cipolla piccola
- 150 grammi di lardo a cubetti (alcuni usano la pancetta)
- olio extravergine di oliva
- sale, pepe
- un mazzetto di prezzemolo
- qualche foglia di salvia, alloro, rosmarino (facoltativo)
- 2 patate (se volete rendere più cremosa la zuppa)
Procedimento
La sera prima bisogna mettere in ammollo i fagioli e le castagne, separatamente.
Far rosolare il lardo nell'olio con la cipolla e l'aglio, tagliati finemente. Versare, nello stesso tegame, le patate tagliate a cubetti abbastanza piccoli, poi, aggiungere i fagioli e le castagne (se preferite, potete tagliarle a pezzetti, ma io vi consiglio di lasciarne sempre qualcuna intera).
Ricoprire con acqua, incorporare gli aromi e salare e pepare a piacere.
La cottura dovrà essere molto lenta. Mescolare spesso per verificare la consistenza dei legumi e, se necessario, aggiungere altra acqua. La zuppa sarà pronta quando l'acqua sarà stata assorbita completamente, lasciando il posto ad una invitante cremina.
Le castagne e i fagioli dovranno essere teneri ma non sfaldarsi eccessivamente.
Nel frattempo, abbrustolite qualche fetta di pane casareccio in forno e sistematele nei piatti, in modo da poterci versare sopra la zuppa.
Qualche consiglio
Questa pietanza è molto nutriente e piacevole al gusto grazie al contrasto dolce delle castagne, ma, per evitare di non riuscire a gustarla pienamente, è consigliabile servirla come piatto unico.
Per un risultato davvero sorprendente, andrebbe cucinata in un tegame di coccio. L'ideale sarebbe la cottura lentissima accanto al fuoco del camino, ma è buonissima anche cucinata nella maniera classica.
Se aggiungete una polpa di pomodori assieme al resto degli ingredienti, la zuppa sarà ancora più corposa.