Un film criticato, questo ultimo di Gabriele Muccino, eppure una lezione di civiltà, non solo dal puntodi vista tecnico, ma anche per quel surplus di messaggi che l'autorevuole trasmettere.
Il surplus è una considerazione inverità molto semplice. L'amore non è un sentimento semplice néfacile, ma quando arriva è fonte di felicità. Ed è forse la solafonte di felicità nella vita e viene anche prima del successo sullavoro ed anzi lo incoraggia e lo alimenta.
Dunque il binomioamore-felicità sembra essere ribadito dall'autore. Certo tuttociò vale quando si parla di 'vero amore', tutte le altrepossibili declinazioni hanno dalla loro un senso di irrimediabilefugacità.
E dunque da Hollywood , dall'industriadel Cinema e della celluloide , arriva una bella lezione di vita chenulla ha a che vedere con l'idea della famiglia dei benpensanti,nonostante quello che sul film sia stato scritto. Nel cast grandidivi: Catherina Zeta Jones, Denis Quaid, l'attore che nel1983 era l'astronauta Gordon Cooper in 'Uomini VERI' di PhilipKaufman, il protagonista è un bellissimo Gerard Butler e ilbambino , altrettanto efficace e spontaneo.
La bellezza della narrazione sta nelritmo stringente e frenetico, ed in una particolarità sonora cherisulta nuova per pellicole di questo tipo . Lo svolgimento dellastoria è sempre accompagnato da una colonna sonora che si dispiegacon alti e bassi in tutte le scene, sia in quelle drammatiche che inquelle più gioiose, così che il pubblico è attratto non solo dalleimmagini e dalle parole, i dialoghi risultano essere particolarmenteveritieri, ma anche da una musica che con gli effetti sonori porta aldiapason l'attenzione dell'osservatore.
L'epicentro della storia ècostituito da un bambino e dagli allenamenti di pallone che la suasquadra fa in un bel parco della Virginia. Ma Intorno a questo nucleonarrativo si snodano le vicende alterne dell'ex calciatore in cercadi un nuovo mestiere. E lui è bello e irrimediabilmente fedifrago.Tante sono le donne che gli si fanno intorno, tutte ovviamente madridei compagni di squadra del figlio.
Ma per lui conta solo quel figlioabbandonato e in fondo al cuore proprio quella moglie lasciata etante volte tradita. Lui sa che solo loro sono fonte di felicità edi rigenerazione e farà di tutto per riconquistare i loro cuori. Manon è bene andare oltre.
Ovviamente la pellicola mette in lucetutta la spettacolarità della televisione americana e la fatuitàdel mondo della celluloide, ma questa è anche un'altra ragione difascino al contrario per lo spettatore italiano.
Insomma, nonostante tutto , una storiaben narrata che garantisce due ore di sano svago, di riflessione ma soprattutto di emozione.