Per la prima volta in Italia le ventidue tele di Bob Dylan della serie ‘New OrleansSeries’ realizzata dall’artista nel 2012esposte nelle stanze dell’appartamento di Riserva.
Pensare a un Bob Dylan pittore può sorprendere solo se sipensa che nel 2008 l’ autore ha vinto ilPremio Pulitzer per le doti di poeta della canzone popolare americana, eppurela mostra allestita nelle sale di palazzo Reale prova la sua costante attivitàdi pittore che si è posta inparallelo a quella di cantante.
Che non sia nuovo inquesta seconda attività lo prova la prima collezione di bozzetti e disegnipubblicata in un libro dal titolo ‘Drawn Blanck’del 1994, cui è seguita TheBrazil Series del 2010 esposta alla National Gallery di Copenaghen.
Quella che si può ammirare nelle sale di Palazzo Reale e perla prima volta in Italia è una pittura dall’impatto forte, che predilige gliocra, i neri e i grigi, che racconta scene di costume e scene di sesso, inmaniera del tutto esplicita e senza veli. Il mondo che Bob Dylan rappresenta èun mondo buio e senza luce, gliambienti sono perlopiù interni, o le hall delle stazioni, le strade, gliasfalti o salotti retro dove la licenza si consuma liberamente e il vizio el’indolenza regnano indisturbati.
La New Orleans che ritrae non è quella di oggi dopol’alluvione, ma quella degli anni Trentae Quaranta, la patria del Iazz e dei ritmi afrocubani, e il contesto èopaco e segnato dal vizio o da gesti d’amore spirituale
Quadri come Train Station, Jockey Club, Blind Man raccontano scene di vita quotidianao scene di violenza quotidiana,quasi a ribadire che il vizio e il sordido sono in certi ambienti come unaseconda pelle, eppure il bisogno di riscatto non risparmia nessuno e si celanei luoghi più nascosti.
Una pittura densa e materica e un segno deciso, dotato diuna forza quasi espressionistica, ma il debole del pittore sono i volti, troppo fermi e statici. Sembrano quasiimmoti e senz’anima in luoghi e in scene di vita che dovrebbero rigurgitare vitalitàe emozione.
Molto belli i quadri che rappresentano i cortili di NewsOrleans, con le case fatte coi mattoncini rossi, i vasi di piante agli angoli e le finestresegnate da cornicioni bianchi.
Una pittura vivida e soporifera per raccontare quel mondoche nell’immaginario collettivo è diventato sinonimo di vizio e malavita, masicuramente dotata di una carica di fervore e ricerca autentici.