Sabato 17 agosto, con il "Proclama del Gonfaloniere", si è ufficialmente aperta la settimana degli eventi del 41° Bravio delle Botti di Montepulciano. La manifestazione, di cui l'anno scorso è stato "reggitore" Paolo Abram, è stata  premiata dal Ministro del Turismo come "Patrimonio d'Italia per la Tradizione".

Oggi, 22 agosto, la manifestazione entra nel vivo dei festeggiamenti con il"Corteo dei Ceri", per  concludersi domenica al termine della tradizionale competizione che vedrà impegnati, per 1800 metri sulle vie del centro storico di Montepulciano, le botti spinte da 8 coppie di atleti.

Il Bravio delle Botti (da  Treccani: Termine equivalente a palio, cioè premio della vittoria, che nella forma greca e latina è presente, tra l’altro, due volte in san Paolo (...), e successivamente ripreso da Dante nel libro II, cap. 7, del trattato De Monarchia:  "sicut fit per pugnam athletarum currentium ad bravium". Non più attestato in testi letterarî italiani dei secoli successivi, è stato ripreso, dal 1974, nella tradizione popolare di Montepulciano...) continua ad esistere, entusiasmare e attrarre moltissimi turisti solo perché esistono le contrade e i loro contradaioli che in questo periodo, volontariamente, si prodigano a seguire gli atleti, si cimentano a preparare i migliori piatti della tradizione gastronomica locale e ad organizzare attività ricreative.

Il Bravio delle Botti, però, non è solo la settimana degli eventi, è un impegno per tutto l'anno nelle Contrade e nel Magistrato. Non è solo folklore, ma è ricerca e studio, aggregazione sociale e confronto; il tutto con il solo obiettivo di rendere sempre più bella ed affascinante la manifestazione.

Quest'anno gli spettacoli di piazza in occasione del Proclama del Gonfaloniere, dal titolo "Nemo Propheta", e per il Corteo dei Ceri, dal titolo "Sant'Agnese Poliziana", sono il risultato di studi storici su testi scritti in volgare (condotti da Cinzia Cinelli, Vania Berti e Duccio Pasqui) messi in scena perché non si perda il patrimonio di cultura e di tradizione del territorio poliziano, che tanto affascinano gli ospiti della Perla del '500 (così è chiamata la bella Montepulciano).