Il Palazzo Blu di Pisa si prepara ad ospitare la quinta grande mostra dalla sua apertura. L'11 ottobre 2013 inaugurerà infatti nella città della Torre Pendente l'esposizione "Andy Warhol. L'immagine e il mito" e resterà aperta fino al 1° febbraio 2014.
Dopo Chagall, Mirò, Picasso e Kandinsky il Palazzo Blu dedicherà dunque i suoi spazi al maestro della Pop Art, con un totale di 150 opere la maggior parte delle quali provenienti dall'Andy Warhol Museum di Pittsburgh, ma anche da altre collezioni americane e europee.
Oltre a tele di grande formato, i visitatori potranno vedere alcuni rari portfolio dedicati a Marilyn Monroe e alla famosa zuppa Campbell, nonché una raccolta di polaroid tese a indagare l'iter creativo dell'artista nell'elaborazione delle sue particolari opere, dal concetto alla realizzazione finale.
Tra queste, anche la serie Knives, ad oggi ben radicata nell'immaginario comune italiano per essere stata utilizzata nella copertina di "Gomorra" di Roberto Saviano.
La mostra su Andy Warhol va a situarsi nel filone espositivo intrapreso da Palazzo Blu fin dalla sua apertura, ossia quello di indagare la produzione di "artisti che hanno rappresentato una novità rivoluzionaria" le cui personalità e opere "sono state fortemente influenzate dalle culture, ideologie e costumi particolari dei loro paesi".
Dopo l'attenzione per il Mediterraneo e per la Russia, dove con l'esposizione 2012-2013 su Kandisky è stato indagato l'astratto come "necessità interiore dell'artista", Pisa accoglierà dunque per alcuni mesi la lettura artistica dell' "egualitarismo consumismo americano" sintetizzata nelle opere del maestro della Pop Art.
Ma l'attività di Palazzo Blu non si ferma qui. Una volta giunto a conclusione il periodo dedicato a Andy Warhol, sarà la volta di un'esposizione che strizzerà l'occhio al mondo della scienza. Durante la primavera 2014, infatti, in occasione del 450° anno dalla nascita di Galileo Galilei sarà allestita in collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare una mostra dedicata al "metodo galileiano" come fondamento della scienza moderna: per Pisa un buon modo ricordare un illustre concittadino e, allo stesso tempo, un altro buon pretesto per essere visitata.