Dopo il fenomeno Pricasso, il celebre artista che dipinge col pene, ecco un’altra incredibile ‘forma d’Arte’: a finire sotto i riflettori Millie Brown, l’artista londinese che ama dipingere le proprie tele col vomito.



La tecnica di pittura utilizzata dalla Brown è estremamente semplice: prima di iniziare a dar vita ai propri ‘capolavori’, l’artista londinese beve litri di latte e colore ad intervalli di tempo ritmati ed estremamente regolari, dopo di che rimette tutto sulla tela. In più di una circostanza Millie Brown ha invitato a tenere nella giusta considerazione la propria arte, data la perfetta preparazione psico-fisica che ne costituisce la base: nei giorni che precedono la realizzazione dei quadri, l’artista non può infatti ingerire nulla di solido, il tutto per evitare che sulla tela possano finire i resti dei propri pasti.





L’arte pittorica targata Brown ricorda molto l’Action painting di Pollock, ma il fatto che il colore fluisca dalla bocca e coli lentamente contribuisce a rendere l’opera meno irruente all’impatto visivo.



Millie Brown ha iniziato prestissimo a fare carriera; la creazione nel 2003 di !WOWOW!, un movimento improntato sulle arti sceniche, performative e materiali, le ha consentito di scalare la vetta tanto da essere considerata una delle artiste più promettenti dell’interland londinese, e ad oggi adotta una tecnica di pittura discutibile ma vincente, almeno a giudicare dal successo ottenuto.



Per quanto possa essere ritenuta poco ortodossa, l’arte di Millie Brown acquisisce un seguito sempre più ampio col passare del tempo: l’estrema tecnica di pittura piace ed affascina, e fin dall’esordio, avvenuto a Berlino circa 8 anni fa, critici, pubblico ed addetti ai lavori hanno dimostrato di apprezzare le opere dell’artista londinese.

Ad offrire un’ulteriore conferma in tal senso il prezzo delle tele, vendute sul mercato a svariate migliaia di dollari l’una.



Chi ne critica la tecnica punta in particolare al fattore fisico, considerata l’estrema pericolosità derivante dal costante ricorso al vomito autoindotto: a chi le fa presenta la cosa, Millie Brown risponde che è al riparo da ogni criticità data la rigida dieta vegana che ne contraddistingue le abitudini alimentari.





Ortodossa o meno, l’arte è di per stessa qualcosa di soggettivo, con la capacità di manifestarsi in mille modi ed altrettante forme a costituirne forse la componente più affascinante: il web è diviso e c’è chi afferma che l’artista mostri già ampiamente il proprio decadimento fisico a causa del colore di pelle (decisamente scuro e poco naturale). E voi che cosa ne pensate?