"Il gioco è l'espressione più autentica della cultura umana e il recupero dei giochi tradizionali rappresenta la riscoperta della propria storia, delle proprie origini e del senso di appartenenza.

Il gioco stimola l'inventiva, la curiosità, la manualità. L'ingegno: una volta i bambini si costruivano da soli i loro giochi con materiali che trovavano a disposizione e la fantasie diventava la materia prima".

Così recita la brochure della mostra del giocattolo "Pimpi Oselì", il nome è tratto dalla famosa conta della pianura bergamasco-bresciana, che si tiene a Mornico al Serio in provincia di Bergamo, dal 26 giugno 2014 al 6 luglio 2014, all'interno della trentaquattresima Festa sull'Aia.

Nel contesto di questa interessante mostra si possono ritrovare giochi antichi che i nostri papà e i nostri nonni usavano da bambini. Tornare bambini si può.

Ad ognuno di questi giochi, infatti, è legato un momento magico dell'infanzia di un bimbo. La sorpresa, la gioia, lo scoprire, il condividere, l'inventare… Era un tutt'uno quando uno di questi piccoli giochi arrivava nelle loro case.

Si possono trovare tricicli piccoli e grandi, macchinine a pedali, bambole di tutte le foggie, soldatini e aerei, burattini e birilli di legno e perfino la nonna delle slot machine, autentico gioiellino in legno, completo di monetine.

La visita è consigliata per non perdere l'occasione di conoscere qualcosa sulle nostre origini, e per non perdere il ricordo che i nostri genitori ci hanno tramandato del loro "tempo magico".