Il pianeta delle scimmie. In principio fu il romanzo del 1963 di Pierre Boulle, poi venne il Cinema, nel 1968 Charlton Heston era l'astronauta ammarato sul pianeta delle scimmie. Dopo si sono susseguite altre sei pellicole e un paio di serie per il piccolo schermo. Oggi siamo al sequel del cyberprotagonista del 2011 L'alba del pianeta delle scimmie: Apes Revolution, il pianeta delle scimmie.
Anno 2026, è passata una decade da quando delle scimmie progredite da un virus sviluppato dagli uomini e risultato letale per gli stessi, si sono scontrate con gli esseri umani sul ponte di San Francisco.
Vittoriose, le scimmie capitanate da Cesare si sono ritirate nella foresta del Muir, dove hanno edificato una nuova città vivendo in pace, sicure che l'uomo non esiste più. Ma pochi esseri umani, un 5%, immuni al virus sono rimasti in vita. Praticamente invisibili, mentre in uno scenario di fantascienza-preistorica la società dei primati si è evoluta. Sequenze cinematografiche post apocalittiche, con le città inghiottite da fitte vegetazioni, fanno da introduzione allo scontro tra le due razze.
Il film (che tra Stati Uniti e gli altri Paesi dove è uscito ha già incassato oltre 350 milioni di dollari) è stato affidato alla regia di Matt Reevers, abile ad aumentare l'atmosfera di inquietudine e attraversare diversi generi cinematografici, dalla fantascienza al puro genere di guerra con tattiche da studiare per le battaglie, dall'azione al post apocalittico, non tralasciando affatto l'aspetto dei rapporti, sia tra le due razze, sia all'interno della stessa razza, umana e dei primati, dove non mancano le contrapposizioni tra chi crede in una pacifica convivenza e chi meno, aprendo le porte a una riflessione sui meccanismi della violenza e il confronto fra umanità.
Il film si apre e si chiude con gli occhi di Cesare sul pubblico, come a volersi connettere con loro, rivela Reevers di aver "rubato" questo finale, per lui il migliore della storia del cinema, al suo regista preferito, Federico Fellini, dove nel film " Le notti di Cabiria" termina la pellicola con Giulietta Masina che guarda gli spettatori che prendono parte alle sue emozioni. Il film è nelle sale italiane da oggi.