Un segmento interessante, quello scelto dai curatori di una mostra che apre oggi i battenti, I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria, allestita all'Accademia di Francia, a Roma: la costruzione, attraverso più di cinquanta opere provenienti dai principali musei europei e da collezioni private, di uno sguardo inedito sul Seicento, che privilegia il tema del carnevalesco e dell'eccesso e indaga la dimensione trasgressiva di un'epoca in cui la Capitale era centro non solo d'avanguardie artistiche, ma anche di una vita notturna e sregolata, il mondo delle taverne e dei bassifondi, il luogo delle miserie e dei vizi e di una 'commedia umana' in anticipo su Balzac e sui miti dell'artista bohémien e disordinato, oscillante intorno al precipizio della follia.
Il lato oscuro di un tempo che avverte profondamente il senso di trascuratezza e precarietà dell'esistenza umana e s'inabissa lungo il tracciato delle dissonanze e delle difformità, un sentimento che non solo si manifesta e si compie in un'adesione bacchica e sfrenata alla vita, ma che talvolta sfocia in un umore malinconico, una sensibilità saturnina e declinante nello spleen metropolitano che un paio di secoli dopo avrebbe celebrato Baudelaire nei suoi versi tormentati e sublimi.
Viaggio allo stesso tempo sociologico ed intimo, tra personaggi di mondo come briganti, prostitute, vagabondi, travestiti, debosciati di varia provenienza, ed insieme ritorno ai quartieri bassi dell'anima umana nel senso più universale possibile, quello delle fragilità e della perdizione, la mostra rappresenta un'occasione per apprezzare artisti caravaggeschi che arrivarono a Roma dai luoghi più disparati (ci sono francesi, fiamminghi, spagnoli) e lì incontrarono non solo una corrente artistica, ma anche il doppio volto di una città che fu a intermittenza splendida e volgare, poetica e prosastica, dolce e amarissima.
I bassifondi del Barocco. La Roma del vizio e della miseria, dal 7 ottobre al 18 gennaio 2015, prezzo del biglietto: 12 euro, ridotto: 6. Accademia di Francia a Roma, Villa Medici (viale Trinità dei Monti 1).