Patrice Leconte è un artista eclettico, che alterna al Cinema, nel duplice ruolo di attore e regista, l'attività di fumettista: ora è nelle sale italiane con il suo primo lavoro in inglese (lui è francese), dal titolo A promise, tradotto fedelmente in italiano Una promessa. Il film è stato distribuito in 50 sale, non tante, ma a chi ha la fortuna di vivere in una città con un cinema in cui il film è in programma, la visione è consigliatissima. La vicenda ci riporta a inizio secolo: siamo nel 1912, in Germania. Un giovane di origini modestissime, Friederich, è riuscito, grazie a disciplina e intelligenza, a laurearsi in chimica siderurgica ed è stato assunto da un industriale dell'acciaio come segretario personale.
L'uomo, Karl Hoffmeister, oramai anziano e malato di cuore, affida progressivamente sempre più incarichi al giovane e lo introduce in casa propria. Le visite di Friedrich diventano sempre più frequenti e sempre più frequenti diventano le occasioni per incontrare Charlotte, la giovane moglie di Karl. Tra i due nasce un amore corrisposto, ma silente, consegnato agli sguardi e alle carezze furtive, a un potente sottinteso erotico. Solo quando Friedrich sarà costretto a partire per il Messico, i due riusciranno a dare un nome al sentimento e a formulare reciprocamente una promessa, quella di aspettarsi. Peccato che gli anni da due divengano sei, perché in mezzo c'è la guerra, che aumenta la distanza tra gli amanti e interrompe ogni comunicazione.
Il film è tratto da un racconto di Stefan Zweig, dal titolo Il viaggio nel passato, in cui lo scrittore ebreo viennese s'interroga sul destino dell'amore e del desiderio di fronte alla distanza e al passare del tempo. Che cosa resta della passione quando prima una contingenza e poi una lunga guerra separano gli amanti? Qual è l'evoluzione dei sentimenti sottoposti alla prova dell'assenza?
Nel libro, la risposta sembra essere pessimista, ma Leconte, nel suo bel film ora al cinema, dà all'amore una speranza, quella di poter, nonostante tutto, resistere, quella di avere, a dispetto delle sue molteplici contraddizioni, una forza inaspettata e inesauribile, un suo istinto di sopravvivenza. Non è facile restare gli stessi di fronte ai cambiamenti e anche i desideri più intensi possono scolorire e mutare. Ma chissà che all'attimo non colto non possa un giorno esser data una seconda possibilità.