Calendario Pirelli 2015 e non solo. Quest’anno, in occasione della 42esima edizione della collezione The Cal, Pirelli mette in mostra al Palazzo Reale di Milano una selezione accuratissima tra le centinaia di scatti che hanno fatto la storia dei Calendari Pirelli fin dal 1964, primo anno di pubblicazione. Il Calendario Pirelli 2015 è intitolato Calendar Girls 2015 e mette in mostra 12 bellezze che vede protagoniste modelle affermate e da anche spazio però a quelle emergenti.


Le modelle del Calendario


Scendiamo nei particolari: ci sono 4 modelle americane e cioè Gigi Hadid, Candice Huffine (che tra l’altro è la prima modella curvy ad entrare nella rinomata collezione di The Cal), Carolyn Murphy e Cameron Russel; dall’Inghilterra, la modella inglese Karen Elson; le brasiliane Isabeli Fontana, Adriana Lima e Raquel Zimmermann; dal Porto Rico invece Joan Small; una sola tedesca, la modella Anna Ewers ed infine le modelle russe Natalia Vodianova e Sasha Luss.


Il fotografo e la sua idea


Gli scatti sono di Steve Meisel e risalgono ad una cinque giorni tiepida di Maggio dell’anno che sta per finire in quel di New York. L’idea che vuole rendere il fotografo è quella di proporre dei modelli ovviamente estetici che si riflettono e condizionano il nostro tempo: dalle classiche icone pubblicitarie alle fortunate eroine cinematografiche pioniere di un nuovo modo di fare e vedere il cinema, alle trasgressioni della moda.


Forma e Desiderio


Si intitola così la 42esima collezione di The Cal della Pirelli preceduta di pochi giorni proprio dal lancio del Calaendario Pirelli 2015. La mostra milanese è stata aperta il 21 novembre e chiuderà le porte al pubblico il prossimo 19 febbraio 2015. L’edizione, curata da Walter Guadagnini e Amedeo Turello, è divisa in cinque sezioni: L’incanto del mondo, Il fotografo e la sua musa (sedotti dall’arte), Lo sguardo indiscreto, La natura dell’artificio, Il corpo in scena. Pirelli diventa cultura con queste manifestazioni che hanno un certo e notevole riscontro non solo dagli ammiratori ma anche dagli enti pubblicie privati che hanno collaborato per la realizzazione della nuova edizione. Pirelli non è più sinonimo di calendario, ma di arte.