Marc Chagall (1887- 1985) è uno di quei pittori che fa girar le teste, in senso sia metaforico e pratico. Sarà per quella capra che suona il violino, per la gallina che porge il mazzo di fuori e per tutti gli animaletti simpaticamente caratterizzati, sarà per quei baci scambiati dagli amanti protagonisti fluttuando nell'aria, sarà per le romanticherie e il senso di pacatezza - quell'idea che in fondo tutto andrà bene - che traspare anche dalle opere più cupe. Sarà per molto altro ancora che le opere dell'artista sono una forza della natura che richiamano file interminabili di esperti e non.
Sta quasi per concludersi (1° febbraio 2015) la mostra che Milano dedica a questo amato artista russo naturalizzato francese, intitolata Marc Chagall. Una retrospettiva 1908-1985, che attraverso l'ambizioso numero di 220 opere, racconta l'intera carriera del maestro, dall'anno in cui ha realizzato il suo primo quadro, Le petit salon, nel 1908, agli anni '80, il periodo dedicato alle ultime opere, quelle monumentali.
Ma una volta chiusi i battenti della retrospettiva, non è il caso di congedarsi dalle opere dell'artista fino alla prossima grande rassegna, chissà quando. La galleria contemporanea Deodato Arte, con sedi a Milano, Hong Kong e Brusino Arsizio (CH), ospiterà dal 4 al 28 febbraio 2015, nella sede milanese, la retrospettiva che prende il titolo di Chagall: l'arte è uno stato d'animo.
Questa volta fanno da protagoniste 60 opere grafiche dell'artista, dalle incisioni - dove il dinamico segno grafico di Marc ha voluto evidenziare quegli aspetti spirituali, quei temi fantastici e quei legami con la realtà che a lui erano tanto cari - alle litografie - come Bonjour sur Paris (1952), Couple et Poissons (1967), L'equilibriste (1967) i cui toni evocativi e il forte lirismo pittorico sottolineano la forza della realtà e la magia del sogno -, alle acqueforti.
Non mancano i libri illustrati: ne sono un esempio le tavole de La Bible (la Bibbia), cui si dedicò intensamente a partire dagli anni trenta, che lo avvicinarono all'origine ebraica della sua fede, e poi Daphnis et Chloé (Dafni e Cloe), le Mauvais Sujet, Le Cirque, Derriere le mirroir. Opere perfette per accontentare le piccole e medie tasche, i collezionisti del genere, e chi ha il desiderio di possedere una piccola opera di un grande maestro: il prezzo va da 300 a 40 mila euro, e più di trenta opere sono sotto i mille euro.