Il 2015 per alcuni inizia a marzo. È il caso del cantautore bolognese Mimmo Parisi, il quale ha inaugurato proprio in questi giorni il suo ritorno alla scrittura. Se il ritorno alla pubblicazione coincide con questo terzo mese del 2015, il tema trattato nella sua composizione, McDonalds's Angel, proviene invece dall'ultimo bagliore novembrino del 2014. E' infatti di quell'epoca l'evento che ha ispirato il testo del brano di Parisi. Il fatto ha avuto vasta eco sui media e, particolarmente, sulla rete. Lo ricordiamo. Nel novembre scorso, in Germania e precisamente a Offenbach (le generazioni più attempate ricorderanno questa cittadina come meta dei forti flussi migratori che, soprattutto dal meridione, armati di valigia di cartone, la raggiungevano in treni di terza classe), in un McDonald's avviene una contesa.

Due ragazzine, 13 e 16 anni, vengono prese di mira da un gruppo di giovani balordi. Le pesanti attenzioni del gruppo sulle due ragazzine, non ottengono l'attenzione dei ragazzi vocianti e presi dai loro discorsi ai propri tavoli. E' a questo punto che interviene la giovane di origini turche Tugce Albayrak, 23 anni e tanta voglia di un mondo senza qualcuno che importuni in modo gratuito. Il suo intervento ha successo. Il branco e il suo capo si allontanano. Purtroppo, quando Tutgce esce dal McDonald's, questi ultimi la aspettavano. La riducono in fin di vita. Qualche giorno più tardi, il padre deciderà per staccare la spina. Del caso si interesserà anche Angela Merkel.

Da un punto di vista verbo/scritturale, il testo di McDonalds's Angel, apre con un dubbio esistenziale e di convinzione: "Io non so se poi sia vero, che una vita giusta e degna, sia soffiare sopra cento primavere".

Va da sé, che le cento primavere, i cento anni da festeggiare come segno di una vita degna, sono messi in dubbio confrontandoli ai 23 anni di Tugce Albayrak. Tuttavia, il pessimismo poi, man mano che il testo avanza e si risolve verso la conclusione, si stempera in una presa di coscienza di marca fatalista: "A volte è un attimo, e diventiamo quello che siamo".

Una lezione presa pari pari, parrebbe, dal 'Come si diventa quel che si è' di Nietzsche.

La parte stilistica che riguarda gli arrangiamenti e il genere, be', non lascia alcun adito di dubbio sul fatto che siamo in pieno territorio hard rock. McDonalds's Angel ha tutti i crismi stilistici della rock ballad, quella che fa illuminare i telefonini anche a chi viaggia con la felpa da rapper e, comunque, chi è orientato verso un altro genere. La composizione presenta sicuramente una sorpresa nel trattamento dell'inciso. Là dove ci sarebbe da aspettarsi un ensemble strumentale come sostegno alla parte vocale, troviamo solo degli archi che commentano: una trovata vincente e coinvolgente per l'ascoltatore. La voce appassionata ed espressiva di Mimmo Parisi e la chitarra che, in una zona dell'assolo, mostra la sua disperazione, presentano il loro personale ringraziamento a Tugce Albayrak, eroina per destino o per volontà.