Mancano pochi giorni all’uscita del nuovo romanzo di Mimmo Parisi, “Il quinto Van Halen” (Linea-R, pag. 199), prevista per giovedì 15 dicembre.

L’autore del libro, già protagonista di diverse divulgazioni come “Nemmeno il tempo di un abbraccio” (PlanetEdizioni) o l’ultima pubblicazione estiva ”All’ombra di Diabolik” (PlanetEdizioni), con questa nuova fatica letteraria cambia rotta. Dal mondo del fumetto, i suoi passi si dirigono verso le luci e gli amplificatori dei concerti rock.

Un romanzo rock

Più precisamente è il tardo glam rock l’ambiente socio culturale che produce le figure del romanzo.

I Van Halen sono proprio quelli di "Jump", "Panama" e le tante altre canzoni che hanno segnato le classifiche mondiali dei dischi.

Per i fan della band americana riconoscere le varie formazioni dei Van Halen sarebbe un gioco da ragazzi. Tuttavia è utile indicare a quale variante della formazione della band capitanata da Eddie Van Halen, si fa riferimento per centrare il momento storico presente nell'economia del libro.

I Van Halen

Il gruppo ruotava soprattutto su due fratelli, Eddie e Alex, che di fatto avevano dato il nome alla band. Ma, come succede in quasi tutte le situazioni musicali simili alla loro, a un certo punto anche la loro folgorante carriera è stata destabilizzata da divisioni interne.

Di là dai valori artistici che i nuovi arrivi possano aver aggiunto al modus operandi musicale in auge (si sta parlando dei vocalist Sammy Hagar e Gary Cherone, succeduti al microfono di David Lee Roth), quello che importa ora è segnalare la formazione storica che si muove fra le pagine del libro di Parisi.

In definitiva, sono i nomi ai quali è legato l'affetto dei fan della prima ora.

Insomma, Alex van Halen, Michael Anthony, David Lee Roth e Eddie van Halen. I quattro che hanno reso popolare il nome de guerre Van Halen nel mondo, sono loro. Probabilmente l’heavy rock mondiale non sarebbe stato quello che è senza di loro; per questo Parisi li ha scelti come compagni di viaggio per il personaggio principale del libro, Steve Farrell.

Il romanzo

La trama della storia prevede un'ipotesi inattesa, in altre parole: il successo planetario della band è legato veramente solo ai quattro musicisti citati poco prima o c'è dell'altro? Insomma, quando alla fine degli anni settanta, il loro debut album scalò le classifiche, quanto composto, suonato e cantato era il risultato di quattro menti particolarmente versate per il genere rock? Oppure le quattro menti erano cinque? E se fosse accettata la seconda domanda, chi era il quinto? Su questa ipotesi si basa appunto il libro.

“Il quinto Van Halen” è un racconto centrato proprio sull'eventuale membro sconosciuto a tutte le biografie collegate alla band americana. L'invenzione letteraria si basa su delle piccole tracce lasciate in giro nell'ambiente artistico: leggende che aleggiano nel mondo della musica alternativa. Non vi è quindi niente di sicuro, se non un romanziere che decide di creare un intreccio di eventi legati al mondo del rock e, segnatamente, alla nascita del gruppo californiano.