Se non avete ancora fatto il pieno di esposizioniestive, vi segnaliamo una scadenza imminente, quella per la mostra dedicata ad Henri Rousseau, che si tiene al Palazzo Ducale di Venezia e che rimarrà aperta, grazie ad una proroga, ancora sino al 6 settembre.

Tale mostra è un'occasione unica per godere le atmosfere oniriche e surreali di quello strano pittore che è stato Henri Rousseau, ametà tra la pittura naif e quella simbolista, sempre difficilmente catalogabile, amato e disprezzato, eppure all'apice dell'attenzione di Apollinaire, critico e poeta, che alla sua morte gli dedicherà un poeticissimo epitaffio funebre.

Cento opere in mostra frutto dello studio critico di tre anni a Venezia

Le opere in mostra sono un centinaio, quaranta dell'autore e 60 di suoi coevi o pittori precedenti, suddivise per diverse sezioni tematiche provenienti da prestiti del Musée d'Orsay e da l'Orangerie di Parigi, con la collaborazione della Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna.

Visitando la mostra si prova la stessa sensazione provata durantela mostra dedicata aMatisse a Palazzo Reale:al pubblico è concesso l'ingresso nell'immaginario e nella visionarietà di un pittore che ha voluto abbracciare la pittura solo al termine del suo lavoro di Doganiere, e un po' come molti pittori della domenica è riuscito a creare un universo di immagini che ormai segnano l'immaginario collettivo.

Un po' come perPicasso, le sue immagini sono indimenticabili, chi non può non ricordare opere come L'incantatrice di serpenti (1907 ) o La Guerra-La cavalcata della Discordia (1894) o il Ritratto di Madam M (1890).Ognuno dei quaranta quadri esposti alla mostra esprime un senso di fantasiosa idealità del mondo e traspira una innocenza che riflette l'animo di questo artista così singolare.

Ricordiamo le parole di Paolo Fossati: 'L'artista è fanciullo....ed è fanciullo prodigio: perché alla fanciullezza è tornato non per la incondita regressione a una stagione nostalgica e irresponsabile; ha saputo tornarvi per una matura conquista".

Ecco, anche in quadri come la guerra, che rappresentano il carattere cruento della discordia,come nelle scene di vita quotidiana e nelle sue giungle, popolate da incantatrici e creature esotiche, si respira questo senso di naturale innocenza che unito ad un uso morbido del colore e del segno riesce a trasferirci in un al di là fantastico e allettante.

Il mondo è un bel sogno attraverso gli occhi di questo pittore.

La mostra chiuderà i battenti il 6 settembre, una meravigliosa occasione per conoscere questo artista e la mole dei legami con i suoi predecessori e i suoi coevi.