Picasso, Van Gogh, Matisse,Monet, Modigliani, Degas,Manet, Courbet, Gauguin, Kandinsky,CézanneeRenoir: non solo artisti illustri di altri tempi, ma soprattutto personaggi contemporanei da riscoprire in un’incredibile mostra che giunge fino a Genova (Italia), partendo dal Detroit Institute of Art (USA).

L’impressionismo si combina con il cubismo, l’ottocento con il novecento e ciò che viene fuori è un connubio innovativo che diletteràil pubblico di Genova e coloro che decideranno di raggiungere il capoluogo ligure. Dal 25 settembre 2015, presso il palazzo Ducale, sarà inaugurata la mostra Dagli impressionistia Picasso, e sarà visitabile fino al 10 aprile 2015.

Quale è l'obiettivo della mostra?

Salvador Salort-Pons e da Stefano Zuffi, prodotta da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura in collaborazione con MondoMostre Skira e promossa dal Comune di Genova con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Missione Diplomatica americana in Italia e dell’American Chamber of Commerce in Italy.

Uno degli obiettivi della mostra è quello di puntare l’attenzione sull'avventura del collezionismo americano: una sorta di moderno mecenatismo, maturato sullo sfondo del nuovo immaginario culturale delle avanguardie artistiche di quei tempi.

Un piccolo assaggio della mostra

Ecco qui di seguito un piccolo assaggio delle ben 52 operedegli artisti europei più noti tra l'ottocento e il novecento.

La mostra desidera mostrare al pubblico interessato le grandiose opere dei pionieri delle avanguardie, proponendo un viaggio tra la storia dell'Arte europea, abbracciando le incantevoli tele dell'Ecole de Paris, l'astrattismo di Kandiskij, fino ad arrivare agli enigmatici volti di Picasso: un excursus per comprendere fino in fondo gli artisti che hanno realmente rivoluzionato il modo di concepire la pittura, la scultura e l'arte figurativa in generale.

La particolarità di questa incredibile mostra consiste proprio nell'elogio delle grandi firme; gli organizzatori hanno creduto fortemente nella potenza evocativa dei nomi illustri, tanto che quest'ultimi primeggiano anzitutto, prima ancora delle informazioni e delle particolarità di ogni opera.